HERITAGE – Il cuore green dei motori storici passa ai bio-carburanti

L’ASI ha presentato alla Camera dei Deputati i primi risultati del programma “ASI Net Zero Classic” sull’utilizzo di bio-carburanti nei veicoli d’epoca. Per dimostrarne l’efficacia,verrà condotto un test su una Lancia Flaminia GT Touring del 1967

Chi l’ha detto che le auto d’epoca devono restare chiuse in un garage come cimeli del passato? L’Automotoclub Storico Italiano (ASI) dimostra che la passione per i motori storici può andare di pari passo con l’innovazione e la sostenibilità ambientale. E lo fa con dati alla mano. Durante il convegno “Il contributo dei bio-carburanti per il raggiungimento degli obiettivi UE Fit for 55”, ospitato presso la Camera dei Deputati alcuni giorni fa, sono stati presentati i primi risultati del programma “ASI Net Zero Classic”.

Un convegno all’insegna dell’innovazione

L’evento ha visto la partecipazione di esperti del settore e accademici di prestigio, tra cui Alberto Scuro (Presidente ASI), Giovanni Ferrara (Università di Firenze), Francesco Di Lauro (Presidente Commissione ASI Green), Simone Casadei (Innovhub), Gian Luca Pellegrini (Direttore Quattroruote e Ruoteclassiche) e Paola Giudicianni (CNR). Tutti concordi nell’affermare che i bio-carburanti possono rappresentare una soluzione efficace per abbattere le emissioni di CO2 senza sacrificare il fascino dei veicoli d’epoca.

Passato e futuro si incontrano grazie alle bio-benzine

Il programma “ASI Net Zero Classic”, promosso da ASI in collaborazione con Università e centri di ricerca, si concentra sull’utilizzo di bio-benzine di seconda generazione. Questi carburanti innovativi derivano da scarti agricoli e sono in grado di ridurre drasticamente l’impatto ambientale: si stima che permettano di evitare fino all’80% del sovraccarico di CO2 rispetto ai carburanti fossili. I primi test dimostrano che non solo le prestazioni dei motori restano invariate, ma in alcuni casi migliorano.

Per mettere alla prova la bio-benzina in condizioni reali, verrà effettuato un test-drive di 10 mila km con una Lancia Flaminia GT Touring del 1967. L’obiettivo sarà dimostrare che i veicoli storici possono continuare a circolare in modo sostenibile, senza dover rinunciare alla loro originalità. I primi risultati raccolti indicano una significativa riduzione delle emissioni di monossido di carbonio e particolato, senza necessità di modificare i motori esistenti.

Un futuro sostenibile per i veicoli storici

Secondo Alberto Scuro, Presidente ASI, “Il motorismo storico è parte della nostra cultura e deve rappresentare un’opportunità anche per il futuro. Grazie alla Commissione ASI Green, il nostro obiettivo è rendere sempre meno impattante l’utilizzo dei veicoli storici, fino al possibile ‘net-zero’ del bilancio di carbonio”.

I risultati del programma “ASI Net Zero Classic” dimostrano che tradizione e innovazione possono convivere. Le auto storiche non sono solo pezzi da museo, ma testimoni di un’epoca che possono continuare a raccontare la loro storia senza pesare sul futuro del pianeta. Grazie ai bio-carburanti, il rombo dei motori d’epoca può continuare a farsi sentire, con un cuore più green che mai.

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