A 60 anni puoi guidare ma non insegnare

Lo aspettavo da tanto tempo, almeno da 18 anni, da quando Nicole venne al mondo. Il desiderio era quanto mai legittimo: sedermi accanto a lei, una volta ottenuto il Foglio Rosa e seguirla nel suo periodo di apprendimento della tecnica di guida di un veicolo, affiancando, senza contraddirli, gli “ingegneri” della scuola guida. Vedere la sua emozione, riconoscere le sue titubanze, parlare del lavoro della mia vita, poiché da oltre 30 anni, di riffa o di raffa, racconto storie di automobili, motori, corse, gare di Formula 1. Invece no secondo la legge, io che ho più di 60 anni non sono in grado di insegnarle a guidare, poiché il Codice della strada lo vieta. A meno che non ci sia in famiglia un’automobile con i doppi comandi che, lo dico onestamente non ho mai guidato in vita mia, poiché l’esame pratico per “conquistare” la mia patente lo diedi da privatista dopo gli insegnamenti alla guida di mio padre. In questo caso la ghigliottina cala a 65 anni.

Non so che età abbiano gli estensori di tale legge, ma sembra che “non” siano al corrente che si va in pensione a 65 anni (con un’aspettativa di vita minima tra i 15 e i 20 anni), e che a 60 anni la gente ha ancora i riflessi pronti e magari in 40 anni di guida è stata protagonista di un paio di incidenti molto lievi.

Detto questo, ricordo cosa dice la legge: in base al Codice della Strada (Articolo 122 comma 8), “chiunque, autorizzato per l’esercitazione, guida senza avere a fianco, in funzione di istruttore, persona provvista di patente valida ai sensi del comma 2 [comma 2: persona di età non superiore a 60 anni, munita di patente valida per la stessa categoria, conseguita da almeno 10 anni, ovvero valida per la categoria superiore], è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma  da euro 422,00 a euro 1.695,00. La stessa sanzione si applica alla persona che funge da istruttore. Alla violazione consegue la sanzione accessoria del fermo amministrativo del veicolo per 3 mesi.”

Per quanto concerne gli aspetti assicurativi, in caso di incidente l’assicurazione potrà avvalersi del cosiddetto “diritto di rivalsa”. La “rivalsa” è la facoltà dell’assicuratore di chiedere all’assicurato il rimborso, totale o parziale, del danno liquidato a terzi qualora emergano evidenti gravi responsabilità o inadempienze nel sinistro. Tra i casi che prevedono la rivalsa c’è, ma va…, la guida con il “foglio rosa” senza l’assistenza di una persona idonea (cioè di un “patentato” da almeno 10 anni, di età non superiore a 60 anni).

Poiché il Codice della Strada è in continua trasformazione sarebbe opportuno che gli addetti alla stesura delle nuove norme o all’adeguamento delle vecchie norme prendessero seriamente in esame l’opportunità di modificare il comma 2 dell’articolo 122 ponendo l’asticella dell’età perlomeno a 70 anni. Tanto io non potrò godere di tale privilegio. Nicole la patente l’ha già conseguita. Buon sangue non mente…

8 commenti
  1. Locoro Sergio
    Locoro Sergio dice:

    Buongiorno, ho scoperto per caso la norma dei 65 anni limite massimo per fungere da accompagnatore per un candidato alla patente di guida, peccato, pensavo di consigliare mio nipote prossimo alla patente donandole quel bagaglio di esperienza acquisito in 43 anni di guida di mezzi pesanti, senza aver causato disastri ed incidenti e che per passione ho ancora la patente di categoria D/E con i cqc ancora validi…proprio vero, le potenti lobbi ( in questo caso delle scuole guide) hanno sempre la meglio, dimenticavo, siamo in Italia.

  2. Salvatore
    Salvatore dice:

    Chiaramente, le norme sull’età dell’accompagnatore di chi si esercita a guidare col foglio rosa, sono state dettate dalla volontà di aggravare la spesa per conseguire la patente di guida a tutto vantaggio delle autoscuole. È, perciò, doveroso elogiare i nostri parlamentari per l’impegno profuso nell’appovazione delle suddette norme intese a difendere noi cittadini da eventuali coinvolgimenti in incidenti stradali causati dalla saggezza e dalla lunga esperienza di guida degli accompagnatori di età superiore a sessant’anni. Un plauso ed un caloroso ringraziamento deve essere rivolto al nostro Parlamento per la sua opera intesa sempre a difendere l’incolumità e gli interessi degli italiani. Grazie parlamento d’Italia.

  3. Alessandro De Giovanni
    Alessandro De Giovanni dice:

    Vorrei sapere il nome del relatore di questa ridicola legge. Se quslcuno lo sapesse ,vorrei scrivere una lettera a questo o questi scienziati del codice della strada.
    Grazie

  4. ANTONIO MAOGGI
    ANTONIO MAOGGI dice:

    Ho percorso 1.500.000 km. con tutte le strade e con tutte le condizioni metereologiche posso guidare un auto sono a 100 anni se ritenuto idoneo ma non posso insegnare a mio nipote avendo superato i 65 anni, vi pare giusto? a me no!

  5. Antonio
    Antonio dice:

    Sono gli stessi legislatori che diedero facoltà ad un diciottenne neo patentato di guidare una Ferrari , ma non superando i 110 Km orari ! Quanto avrei voluto conoscere questo “ genio “ !

  6. Umberto
    Umberto dice:

    Non è più così dal 2012. Il comma 2 dell’art.122 è stato modificato dall’art. 11, comma1, lett. d, del DL 9-2-2012, n. 5, convertito, con modificazioni, nella legge 4-4-2012, n.35 che sopprime la parte finale del comma 2 cioè (Se il veicolo non è munito di doppi comandi a pedale almeno per il freno di servizio e per l’innesto a frizione, l’istruttore non può avere età superiore a 60 anni.) Quindi per un aspirante patente B maggiorenne con foglio rosa, l’istruttore/accompagnatore dovrà avere al max 65 anni.

  7. Renzo
    Renzo dice:

    Pensate a Prost e Niki Lauda che non possono insegnare a guidare ai figli . Beh però ci sono gli Ingegneri ( di cosa) della motorizzazione. Povera Italia. Io invece a 67 anni dovrò continuare ad operare i pazienti. Volete mettere la diversa reattività.!!!!

  8. Giancarlo Perini
    Giancarlo Perini dice:

    questa non la sapevo. Grazie per l’informazione. Mi evita di correre rischi ora che il mio nipote maggiore ha 17 anni e puo’ fare pratica. Questo paese e in mani a corrotti, lobbies e corruttori. La norma di cui tu parli tutela gli interessi privatissimi delle scuole guida e deGli “ingegneri” che. Tali non sono. Ogni giorno se ne sen te una nuova. Intanto mio nipote impara sui kart e in pista. Moi puntiamo alla sicurezza, al controllo dell’auto e al senso di responsabilità. Non al solito pezzo di ….plastica. Ciao GP

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