SCENARIO – Germania al bivio, cambierà il futuro della mobilità elettrica?
Le elezioni tedesche, con la vittoria della CDU/CSU e l’ascesa dell’AfD, potrebbero rallentare la transizione verso la mobilità elettrica in Germania. La formazione di una coalizione di governo sarà cruciale per determinare il futuro delle politiche ambientali e industriali del Paese
Fino a ieri il percorso sembrava tracciato: incentivi, infrastrutture di ricarica in espansione e l’obiettivo chiaro di eliminare i motori a combustione entro il 2035. Ma ora compare un bivio: le elezioni federali tedesche del 23 febbraio 2025 probabilmente segneranno un punto di svolta per l’industria automobilistica, quasi certamente per il settore dei veicoli elettrici. La vittoria dell’alleanza conservatrice CDU/CSU, guidata da Friedrich Merz, con il 28,5% dei voti e 208 seggi, e l’ascesa dell’estrema destra AfD al 20,8% con 152 seggi, rappresentano un cambiamento significativo nel panorama politico tedesco. Questi risultati potrebbero influenzare profondamente le politiche future riguardanti le auto elettriche in Germania.
La resistenza conservatrice alla mobilità verde
La CDU/CSU ha espresso scetticismo riguardo al divieto dell’Unione Europea sui motori a combustione interna previsto per il 2035. Il partito propone politiche più favorevoli all’industria automobilistica tradizionale, suggerendo una revisione delle normative attuali e promuovendo misure che possano sostenere sia i veicoli elettrici sia quelli a combustione. Questo approccio potrebbe portare a un rallentamento nella transizione verso la mobilità elettrica, influenzando la produzione e la diffusione di veicoli elettrici nel Paese.
Con il suo significativo aumento di consensi, l’AfD sostiene politiche ancora più conservative, anche se al momento non sembra ancora in grado di incidere in modo evidente nelle decisioni stratergiche di questo tipo. Il partito ha manifestato l’intenzione di rivedere gli obiettivi climatici europei, mostrando scetticismo verso le energie rinnovabili e promuovendo l’uso continuato dei combustibili fossili. Questa posizione, se considerata dalle forze di governo, potrebbe ulteriormente complicare gli sforzi per incentivare l’adozione di veicoli elettrici e potrebbe influenzare negativamente gli investimenti in infrastrutture di ricarica e tecnologie correlate.
L’elettrico tedesco in cerca della giusta strada
L’industria automobilistica tedesca, già sotto pressione a causa della crisi economica e della diminuzione della domanda di veicoli elettrici, potrebbe affrontare ulteriori sfide. La recente eliminazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici ha portato a un calo significativo delle vendite. Con le nuove forze politiche al governo, è possibile che vengano introdotte ulteriori modifiche alle politiche di sostegno, influenzando sia i produttori sia i consumatori. CDU/CSU potrebbero in pratica assecondare le richieste dell’industria, a cui sono strettamente legati, cercando tuttavia un compromesso con i socialdemocratici dell’SPD con i quali dovrebbero governare.
Sempre più incerto il viaggio verso un domani più verde
La formazione di una coalizione di governo stabile sarà cruciale per determinare la direzione delle future politiche ambientali e industriali della Germania. La proposta di Merz di una “grande coalizione” con l’SPD potrebbe portare a compromessi su vari temi, inclusa la politica sulle auto elettriche. Tuttavia, le differenze ideologiche tra i partiti potrebbero rendere difficile una strategia chiara e coerente.
In conclusione, il futuro della mobilità in Germania non è più una strada rettilinea, ma un percorso con molte curve e incognite. La vera domanda è: l’industria e i consumatori seguiranno ancora la direzione della sostenibilità o sceglieranno una deviazione? Nei prossimi mesi si deciderà non solo il destino delle auto elettriche, ma anche il ruolo della Germania nella transizione ecologica globale.
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