SCENARIO – Auto in Europa, tra elettrificazione e concessioni all’industria [seconda parte]

L’ACEA accoglie positivamente la flessibilità del nuovo Piano Auto della Commissione Europea, definendolo un passo pragmatico verso una decarbonizzazione più realistica anche se mancano impegni chiari per i veicoli pesanti

Dopo aver raccontato il punto di vista dell’organizzazione Transport & Environment (qui), analizziamo quanto espresso dall’Associazione Europea dei Costruttori di Automobili in merito al nuovo Piano Auto della Commissione Europea. ACEA riconosce la svolta pragmatica impressa dal piano in risposta alle turbolenze del mercato globale, ma avverte che mancano ancora elementi cruciali per accelerare davvero la transizione.

Respiro di sollievo per l’industria

I costruttori europei di veicoli hanno già investito centinaia di miliardi di euro nella mobilità a zero emissioni, ma – come dimostrano i dati di mercato – da soli non possono sostenere il ritmo richiesto dalle normative UE. L’ACEA accoglie con favore la maggiore flessibilità per il rispetto degli obiettivi di CO₂ nei prossimi anni, definendola un primo passo pragmatico verso una decarbonizzazione più ancorata alla realtà geopolitica e di mercato.

“Il piano identifica molti settori chiave su cui è necessario agire subito – afferma Sigrid de Vries, direttrice generale di ACEA – La flessibilità proposta è una boccata d’ossigeno per i produttori di auto e furgoni, a patto che le misure per stimolare la domanda e potenziare l’infrastruttura di ricarica vengano realmente messe in campo”.

Camion e autobus, i grandi dimenticati

Nonostante l’Action Plan preveda azioni per incentivare i veicoli pesanti a zero emissioni, manca ancora un chiaro impegno a rivedere gli standard di CO₂ per questo segmento entro il 2025. Per ACEA, è urgente valutare le condizioni abilitanti per una transizione che coinvolga anche camion e autobus, essenziali per ridurre le emissioni nel settore dei trasporti.

Il piano – aggiunge de Vries – menziona misure promettenti, ma serve una revisione chiara delle normative sui veicoli pesanti e un’analisi delle condizioni che ne permettono la diffusione”.

Snellire le regole per essere competitivi

Un altro punto positivo è l’impegno della Commissione a semplificare le normative e a migliorare la competitività europea in settori emergenti come la guida autonoma. Per ACEA, questa è la direzione giusta per rendere l’industria automobilistica europea più resiliente e sostenibile.

Inoltre, ACEA si dice pronta a collaborare con la Commissione per definire una strategia di decarbonizzazione a lungo termine, che garantisca un’industria europea più competitiva e sostenibile. La transizione ecologica è una sfida che richiede il contributo di tutti: produttori, istituzioni e consumatori. Ora l’Europa ha bisogno di accelerare, senza perdere di vista il traguardo di una mobilità a zero emissioni.

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