AMBIENTE – Germania in quota, ma non con le emissioni
La CO2 del trasporto aereo tedesco è aumentata del 4% nel 2024, ma quasi il 96,3% di queste emissioni non è incluso nei calcoli ufficiali della legge climatica tedesca. La Germania deve affrontare il paradosso di ignorare i voli internazionali, i principali responsabili delle emissioni
In un qualsiasi aeroporto tedesco, il tabellone delle partenze scorre veloce con voli in partenza per ogni parte del mondo: Londra, New York, Tokyo… Un vero incubo per il clima, se si considera che nel 2024 quasi un milione di voli sono decollati dai cieli della Germania – ben 113 ogni ora! Peccato che con loro siano volate anche le emissioni di CO2, aumentate del 4% rispetto al 2023. Ma c’è un problema ancora più grande: queste emissioni passano quasi inosservate dalle politiche ambientali della Germania.
Secondo un’analisi di Transport&Environment Deutschland, il 96,3% delle emissioni del trasporto aereo tedesco non rientra nei calcoli ufficiali del Klimaschutzgesetz, la legge tedesca sul clima. Questo perché l’Agenzia Federale dell’Ambiente (UBA) considera solo i voli nazionali, ignorando del tutto i voli internazionali, che sono di gran lunga i maggiori responsabili delle emissioni.
Paradosso in quota
Mentre nazioni come il Regno Unito e la Svizzera hanno incluso le emissioni dei voli internazionali nei loro piani climatici, la Germania sembra ancora tenere gli occhi chiusi sulla questione. Eppure, i numeri parlano chiaro: nel 2024, le emissioni dei voli intraeuropei e intercontinentali sono quasi tornate ai livelli pre-pandemia del 2019, mentre quelle dei voli nazionali si sono dimezzate grazie all’aumento dei viaggi in treno e delle riunioni virtuali.
Marte van der Graaf, esperta di aviazione della T&E Deutschland, non usa mezzi termini: “È assurdo che proprio i voli internazionali restino fuori dal radar del Klimaschutzgesetz. Sono i più inquinanti e quelli in crescita più rapida. Chiudere un occhio su di essi significa ingannare noi stessi e sottrarci alle nostre responsabilità. La nuova coalizione di governo deve agire subito per colmare questa lacuna”.
Necessario un cambio di passo
Come soluzioni T&E propone diversi interventi per rendere il settore dell’aviazione più sostenibile. Tra questi, l’espansione del sistema di scambio delle emissioni a tutti i voli in partenza dalla Germania, una riforma della tassa sul traffico aereo (con tariffe più alte per la business class, come già avviene in Francia e Regno Unito) e un investimento serio nei carburanti sostenibili per il trasporto aereo, come il PtL (Power-to-Liquid). La Germania ha il potenziale per diventare leader mondiale nella ricerca e nello sviluppo di e-kerosene, ma servono politiche chiare e incentivi concreti.
Inoltre, T&E chiede una presa di posizione netta contro l’espansione degli aeroporti, una misura in contrasto con qualsiasi impegno climatico serio. Aggiungere piste non farà che aumentare il traffico aereo e, di conseguenza, le emissioni.
Dove vogliamo atterrare?
La transizione ecologica del trasporto aereo è una sfida enorme, ma anche un’opportunità. Ridurre le emissioni non significa frenare il progresso, bensì guidarlo in una direzione più intelligente e sostenibile. Se la Germania vuole davvero essere un modello per l’Europa, non può continuare a ignorare il problema. È il momento di prendere il controllo della rotta e puntare a un futuro in cui volare non significhi sempre e solo inquinare.
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