Il Regno Unito attenua gli obiettivi per i veicoli a zero emissioni
Il governo britannico di fatto rallenta l’adozione di EV puri. Ambientalisti e industria temono un impatto negativo su sostenibilità e competitività globale: un passo indietro nella transizione elettrica?
Il recente annuncio del governo britannico relativo ai veicoli a zero emissioni (ZEV) ha suscitato preoccupazioni tra gli ambientalisti e gli operatori del settore automobilistico. Le nuove misure prevedono una maggiore flessibilità per i produttori di automobili, tra cui la riduzione delle sanzioni per il mancato rispetto degli obiettivi di vendita di veicoli elettrici e l’estensione del periodo per il raggiungimento di tali obiettivi. Queste modifiche potrebbero consentire alle vendite di veicoli ibridi e plug-in hybrid di erodere significativamente quelle dei veicoli elettrici puri, ritardando la disponibilità di EV a prezzi accessibili per i consumatori.
Anna Krajinska, direttrice di Transport&Environment UK, ha dichiarato: “Indebolire il mandato ZEV a causa delle tariffe americane è sconcertante, soprattutto considerando che la maggior parte delle nostre esportazioni di auto verso gli Stati Uniti sono ancora a benzina e diesel. Ridurre gli obiettivi per i veicoli elettrici non proteggerà queste esportazioni né i posti di lavoro. Ciò di cui il settore ha realmente bisogno è una certezza normativa e una solida strategia industriale per supportare la produzione nazionale e rimanere competitivi mentre il mondo si elettrifica”.
Questa decisione arriva in un momento in cui il mercato britannico dei veicoli elettrici stava mostrando segnali positivi. Secondo un’analisi di T&E, nel 2024 la quota di mercato dei veicoli elettrici ha raggiunto il 19,6%, avvicinandosi all’obiettivo del 22% stabilito dal mandato ZEV. Inoltre, l’introduzione di modelli più economici, come la Dacia Spring disponibile a partire da 15mila sterline, stava rendendo i veicoli elettrici più accessibili ai consumatori.
Tuttavia, secondo Reuters le nuove flessibilità introdotte dal governo potrebbero minare questi progressi. L’estensione delle vendite di veicoli ibridi e plug-in hybrid fino al 2035 e la riduzione delle sanzioni per il mancato rispetto degli obiettivi potrebbero rallentare l’adozione dei veicoli elettrici puri. Questo non solo ritarderebbe la riduzione delle emissioni nel settore dei trasporti, ma potrebbe anche compromettere gli investimenti nel settore dei veicoli elettrici e delle infrastrutture di ricarica nel Regno Unito.
Inoltre, l’industria automobilistica britannica rischia di perdere la sua competitività a livello globale. Mentre altri Paesi stanno accelerando la transizione verso la mobilità elettrica, il Regno Unito sembra fare un passo indietro. Questo potrebbe scoraggiare gli investimenti esteri e mettere a rischio migliaia di posti di lavoro nel settore.
E così mentre il governo britannico cerca di bilanciare le pressioni economiche e commerciali, è fondamentale non perdere di vista gli obiettivi a lungo termine di sostenibilità e innovazione. Indebolire il mandato ZEV potrebbe offrire un sollievo temporaneo all’industria, ma rischia di compromettere il futuro della mobilità elettrica nel Regno Unito. È essenziale che il governo fornisca una direzione chiara e coerente, supportando sia l’industria che i consumatori nella transizione verso un futuro più verde e sostenibile.
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