Per gli Italiani l’auto elettrica è bella, ma non la comprano

BEV? Sì, ma solo se non costa troppo. Tra prezzi fuori portata e infrastrutture a rilento, agli italiani la rivoluzione green sembra più una promessa che una scelta reale. Finché il futuro resta così caro e complicato, il piatto forte continuerà a essere l’ibrido

Il cameriere di un ristorante parla con entusiasmo di un piatto che vorrebbe servire, definendolo sano, sostenibile e futuristico. Ma guardando il menu si scopre che costa il triplo rispetto a un altro piatto più tradizionale e il cliente non lo compra. Ecco, più o meno, che cosa sta succedendo tra gli italiani e le auto elettriche.

Secondo una nuova instant survey condotta da Areté, società di consulenza strategica, il rapporto tra gli italiani e le vetture “alla spina” è ancora tutto in salita. Sei italiani su dieci non hanno mai guidato un’auto elettrica, e il prezzo resta il principale ostacolo. Anzi, non solo ostacolo ma un vero e proprio muro. Il 67% degli intervistati ha dichiarato che non spenderebbe più di 30mila euro per una EV, ma la maggior parte dei modelli oggi sul mercato viaggia su cifre ben più alte. Non sorprende quindi che quasi la metà degli italiani (47%) non l’abbia nemmeno presa in considerazione.

Eppure, chi l’auto elettrica ce l’ha già, pare soddisfatto. Un amore a prima vista che però, per molti, resta platonico. Anche perché l’infrastruttura di ricarica viene ancora giudicata inadeguata dal 26% del campione, e i dubbi sull’autonomia restano per il 18%.

Nel frattempo, la reginetta del ballo resta l’ibrido, scelto dal 41% degli italiani come prima opzione se oggi dovessero cambiare auto. L’elettrico, invece, si ferma al 27%, in netto calo rispetto al 38% del 2022. È come se il futuro promesso si stesse un po’ appannando: scende anche il numero di chi crede davvero che “un giorno tutte le auto saranno elettriche” (dal 63% al 53% in due anni).

Ma il dato più curioso? Il 61% degli intervistati non ha mai nemmeno fatto un giro di prova su un’auto elettrica. È un po’ come criticare un film senza averlo visto. Eppure accade, e spesso.

I consumatori sono disorientati – commenta Massimo Ghenzer, presidente di Areté – I prezzi sono troppo alti e i dubbi su autonomia e ricarica non aiutano. L’ibrido, oggi, resta la soluzione più concreta”.

Insomma, il futuro dell’elettrico in Italia esiste, ma è ancora parcheggiato. Forse, prima di parlare di rivoluzione silenziosa, dovremmo fare un po’ di rumore – con incentivi più chiari, informazioni più trasparenti, e magari… qualche test drive in più.

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