Le pagelle del Gran Premio di Miami
Tris di Piastri e della sua McLaren, come Hakkinen che aveva regalato due titoli mondiali al team. Norris rode un po’, piccoli piloti (Anonelli) crescono, dramma profondo per Maranello che non riesce neppure a superare senza difficoltà la Williams
Oscar Piastri 10
Per il freddo pilota degli antipodi è la quarta vittoria stagionale (terza consecutiva) su sei GP disputati, niente male per chi a inizio campionato era visto come “supporter” di Norris. Vive un momento magico, per capirlo è sufficiente vedere come ha attaccato e superato Verstappen: senza fretta e con calma estrema.
Lando Norris 9
Ha vinto la gara sprint ed è arrivato secondo nel GP della domenica, quindi un weekend decisamente positivo. Ma… alla fine sembra un po’ succube del compagno di squadra e in definitiva inferiore. Sarà una bella lotta per il titolo che i “bene informati” assegnano per cabala a Piastri, visto che nessuno h perso la sfida dopo aver vinto 4 dei primi 6 GP stagionali.
George Russell 9
Ad ogni gara sembra sul punto di non farcela e alla fine emerge come un vero fuoriclasse. Certo, è stato aiutato dalla safety car, ma intanto si gusta un altro podio e rintuzza le velleità dell’arrembante compagno di squadra Antonelli. Il finale in cui controlla Verstappen è pur goduria per i suoi tifosi.
Andrea Kimi Antonelli 8
Entra nella storia come il più giovane poleman nella Sprint del sabato – condotta però in maneira non tutto tutto perfetta – e si qualifica ottimo terzo per il GP. Non è brillantissimo nella gara, ma un po’ la sfortuna (pit stop subito prima della virtual safety car) un po’ l’inesperienza lo relegano al sesto posto. Vista l’età, tutt’altro che da disprezzare!
Max Verstappen 8
Sgomita, fa il gradasso, chiude le linee di sorpasso, è arrogante in partenza. Ma con una monoposto decisamente inferiore a quella degli avversari lotta fin che può. Poi la sfortuna della sosta ai box anticipata rispetto a quella di Russell (che sfrutta la virtual safety car) gli fa perdere il podio. Speriamo non esageri con le intemperanze.
Alexander Albon 8
è lui la vera sorpresa del GP, insieme con la sua Williams. Dopo una qualifica da sogno, al termine del GP è quinto, oltre ogni più rosea aspettativa, davanti alle Ferrari (sai che novità…) ma anche alle Red Bull di Tsunoda e Mercedes di Antonelli. Ottimo inizio di stagione!
Carlos Sainz 7
Un po’ disordinato, sia in prova sia in gara, ma è la dimostrazione che vuole essere protagonista. Di certo avrà esultato con se stesso quando si è trovato e lottare con le Ferrari che l’hanno silurato a fine 2024. Al momento sembra che per lui sia stata una fortuna il licenziamento dalla Ferrari.
Lewis Hamilton 5
La differenza di voto con il compagno è per l’astuta scelta di gomme che gli ha permesso di arpionare da vecchio campione il podio nella gara Sprint. Per il resto, si ritrova a lottare nelle retrovie e con Leclerc. Meriterebbe molto di più, anche per la sarcastica lucidità con cui dialoga con i box.
Charles Leclerc 4
Pesa troppo nel giudizio l’errore del sabato, commesso mentre si schierava per la partenza e che gli fa perdere la gara. Lotta (poco) con il compagno di squadra e con nessun altro, neppure le Williams. Supera Hamilton solo per ordini di scuderia, una delusione!
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