Il Circolo dell’Automobile, ovvero la casa della cultura automobilistica italiana

Nel cuore della campagna pavese, all’interno della pista di Vairano, è stato recentemente inaugurato  il Circolo dell’Automobile, un progetto che unisce la tradizione motoristica italiana a una visione culturale e contemporanea dell’auto. Voluto da Giovanna Mazzocchi Bordone, Presidente di Editoriale Domus, il Circolo nasce per riportare al centro il valore della presenza e del dialogo in un’epoca dominata dal digitale.

“In un tempo in cui tutto sembra spingere verso la disintermediazione e il virtuale – ha dichiarato la  Presidente Mazzocchi – ho voluto creare un luogo fisico che restituisca valore alla presenza e alla profondità dell’incontro”,

Il primo drivers’ club italiano tra passione, tecnica e cultura

Il Circolo dell’Automobile rappresenta il primo esempio in Italia di drivers’ club fondato su criteri culturali, tecnici ed esperienziali. Un modello già noto all’estero, ma che qui trova un’identità profondamente italiana, radicata nella storia editoriale della Domus, e nell’eredità del fondatore Gianni Mazzocchi, editore visionario e protagonista della cultura italiana del Novecento.

La sede del Circolo è l’Automotive Safety Center di Vairano, circuito fondato da Quattroruote nel 1995 come struttura di riferimento per la sicurezza e la sperimentazione in ambito automotive. Qui, l’antica cascina del piccolo borgo di Vairano di Vidigulfo è stata trasformata oggi in una complesso moderno e accogliente, con clubhouse, officina, area detailing, garage climatizzati e biblioteca.

“La nostra pista non è un luogo di trasgressione, ma uno spazio dove la velocità torna a essere consapevolezza” –  ha spiegato Gian Luca Pellegrini, Direttore di Ruoteclassiche e Direttore Editoriale di Quattroruote, chiamato a guidare il Circolo dell’Automobile, nel ruolo di Presidente.

L’inaugurazione: una giornata tra supercar, cultura e passione

L’evento inaugurale ha richiamato oltre 500 partecipanti, tra collezionisti, giornalisti e appassionati del mondo automotive. Durante la giornata, gli ospiti hanno potuto vivere sessioni di guida in pista, hot lap con i tester di Quattroruote, prove off-road e sperimentare tante altre attività.


La cultura ha trovato poi ampio spazio grazie all’attore Gioele Dix, comico che negli anni ha brillantemente raccontato  con ironia le avventure del suo “Automobilista Incazzato” e che per l’occasione ha prestato la sua voce ad alcuni racconti scritti dal celebre scrittore Dino Buzzati pubblicati su Quattroruote tra il 1958 e il 1960.

Il vero cuore della manifestazione si è ritrovato nel cortile della cascina, ribattezzato Collectors’ Arena, dove erano esposte vetture iconiche come la Ferrari 275 GTB/4, la Lancia Aurelia B24, la Jaguar E-Type, la Lamborghini Diablo e la rarissima Ferrari FZ93 Zagato e tante altre affascinanti automobili.

Accanto, in un’area adiacente,  la mostra “Da Mazzocchi a Quattroruote – Memoria in movimento”  con cinque modelli simbolo, dalla Pininfarina Sigma del 1963 alla IED Syrma del 2015, per  raccontare il dialogo sempre aperto tra innovazione e tradizione, in cui la Domus  ha sempre avuto il compito di fare da  mediatrice tra l’industria dell’auto e i lettori.

Una communnity per chi vive l’automobile come linguaggio

Il Circolo dell’Automobile non è un club esclusivo per pochi, ma una community di appassionati che condividono un’idea di automobile come linguaggio culturale e civile.

“Non vogliamo un club del mercato o della nostalgia, ma un luogo del pensiero”, ha affermato Pellegrini. “Un posto dove tornare a distinguere, argomentare, immaginare. L’automobile è stata una delle forme più fertili del Novecento e merita di essere interrogata, non solo celebrata.”

Oltre alle esperienze di guida in pista, il Circolo proporrà track day e masterclass, incontri con designer, piloti e ingegneri, talk dedicati a innovazione e heritage, oltre a  momenti conviviali di networking. Il club punta anche sui giovani, offrendo tariffe agevolate e iniziative per avvicinare le nuove generazioni alla cultura dell’auto.

“L’automobile non è solo un mezzo, ma una parte della nostra identità, della nostra storia e del nostro futuro”, ha ricordato la Presidente Mazzocchi. Il nuovo Circolo, infatti, si propone così come casa della cultura dei motori in Italia, un luogo dove passione, conoscenza e comunità tornano a girare insieme — proprio come su una pista.

 

 

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