Lancia: il ritorno che fa discutere
Svelata a Satory, in Francia, la Ypsilon Rally2 HF Integrale con cui il brand torna a riscrivere la storia dei rally, ed ha già fatto registrare 30 ordini confermando la fiducia dei team clienti.
Il sogno è diventato realtà: pochi giorni fa in Francia è stata ufficialmente presentata la nuova Lancia Ypsilon Rally2 HF Integrale, che segnerà il ritorno del marchio nel FIA WRC2 2026. La vettura è stata mostrata al pubblico da Luca Napolitano, colui che aveva promesso questo momento e che ora ha passato il testimone di CEO Lancia a Roberta Zerbi.
La presentazione, avvenuta a Satory, quartier generale di Stellantis Motorsport, ha suscitato immediate polemiche sui social. Da una parte ci sono i puristi della Lancia, che hanno vissuto l’evento nel cuore della Francia come un affronto alla tradizione italiana – quasi uno “schiaffo al volo”, come direbbe Adriano Panatta – ritenendo che sarebbe stato meglio fare la presentazione in Italia; dall’altra parte, invece, c’è chi non vedeva l’ora di ritrovare il marchio sulle strade dei rally, dove la leggenda della Lancia è nata.
In tutta onestà, la scelta potrebbe essere caduta su una location più legata alla storia della Lancia, ma le sedi storiche come il Reparto Corse di corso Marche, la fabbrica di Chivasso, il museo Lancia e altri edifici di Borgo San Paolo non esistono più o sono destinati ad altre attività. In un mondo globalizzato, ha c ertamente senso, invece, che Stellantis, proprietario del marchio, abbia pensato di valorizzare il centro di eccellenza del Motorsport, dove competenze ingegneristiche da tutta Europa si uniscono in una visione comune.
Il collegamento tra passato e presente non poteva avere un protagonista migliore di Miki Biasion, due volte Campione del Mondo Rally con la Lancia Delta Integrale, della quale la nuova Ypsilon aspira a essere degna erede. Oggi consulente tecnico del progetto, Biasion ha dichiarato che “vedere Lancia tornare nei rally è come chiudere un cerchio”. Le nuove auto da competizione di Lancia non sono semplici repliche moderne del glorioso passato, ma rappresentano un ponte tra ciò che il marchio è stato e quello che aspira a diventare.
Un progetto ambizioso, non un’operazione nostalgia
Non si tratta dunque di un’operazione nostalgia, ma del fatto che Lancia vuole riprendersi il posto che gli spetta: quello della Casa più vincente nella storia dei rally, capace di dominare epoche e immaginari e ora pronta a inaugurare una nuova era di competizioni, tecnologia e passione.
L’evento di Satory ha, quindi, avuto il sapore della rinascita e della volontà di mettere un punto fermo: la leggendaria sigla HF non è un ricordo da museo, ma una piattaforma moderna, completa e competitiva che abbraccia tre modelli – Ypsilon HF Racing, Ypsilon Rally4 HF e la nuovissima Rally2 HF Integrale – pronti a riportare Lancia ai vertici del motorsport contemporaneo .
La presentazione è stata molto più di un reveal tecnico: ha raccontato la strategia con cui Lancia vuole tornare protagonista. Il marchio arriva al 2026 forte di un’eredità impressionante – 11 titoli Costruttori WRC, Mille Miglia, Targa Florio e Carrera Panamericana – ma con una visione completamente nuova: investire sui giovani, mettere a sistema l’expertise Stellantis e usare la competizione come motore di innovazione per la produzione di serie .
Lo testimonia anche la presenza di figure chiave come Roberta Zerbi, CEO Lancia, che ha parlato di “umiltà, determinazione e orgoglio italiano”, e di una cultura tecnica condivisa che valorizza talento e competenze europee. Accanto a lei, i vertici Stellantis Motorsport – da Jean-Marc Finot a François Wales – hanno raccontato la filiera tecnologica che lega Satory, Balocco e Torino: una sinergia in cui la magia del design italiano incontra la solidità ingegneristica maturata nei più prestigiosi campionati internazionali, dal WRC, con i programmi di grande successo Citroën e Peugeot, al WEC e alla Formula E.
Ypsilon Rally2 HF Integrale: tecnologia da mondiale
La nuova arma di Lancia per il WRC2 è una vettura completamente nuova, sviluppata partendo da tutti i know-how accumulati negli ultimi dieci anni dai programmi Rally2 del Gruppo. Sette le aree chiave su cui si sono concentrati gli ingegneri: peso e bilanciamento, aerodinamica, erogazione del motore, trasmissione, telaio, ergonomia e sicurezza. Il risultato è un’auto pensata per competere immediatamente ai vertici della categoria, con test intensivi condotti sulle Alpi e a Balocco .
Il cuore tecnico è un 1.6 turbo Lancia Corse HF da 287 CV e 425 Nm, abbinato a un cambio sequenziale a cinque marce Sadev e alla trazione integrale con differenziali meccanici autobloccanti. Le sospensioni McPherson adottano ammortizzatori Reiger regolabili su tre vie, mentre l’impianto frenante Alcon è di livello assoluto: dischi ventilati da 355 mm per l’asfalto e 300 mm per la ghiaia, con pinze a quattro pistoncini su entrambi gli assi. Tutto progettato per massimizzare precisione, stabilità e aggressività nelle fasi più impegnative dei rally moderni .
La vettura sarà omologata per il 2026 e disponibile per i team tramite lo Stellantis Motorsport Racing Shop, con un programma di consegne previsto per il primo trimestre del prossimo anno.
La nuova auto da competizione ha comunque già suscitato un grande interesse, tanto che sono già stati registrati 30 ordini al termine della giornata dedicata al Customer Racing, che ha riunito, sempre a Satory, team, piloti privati, concessionari, partner tecnici e stakeholder commerciali coinvolti nella vendita e nel supporto di vetture e componenti da competizione.
Una famiglia HF che parla a piloti, team e appassionati
Accanto alla Rally2 HF Integrale, Lancia ha creato una vera piramide tecnica pensata per accompagnare giovani piloti e team in un percorso di crescita completo.
Ypsilon HF Racing – L’ingresso ideale nel mondo dei rally
Con 145 CV e un differenziale autobloccante meccanico, è l’entry-level pensata per essere accessibile, sicura e formativa. Condivide la struttura con la Rally4 e offre il perfetto equilibrio tra costi contenuti e contenuti tecnici autenticamente racing .
Ypsilon Rally4 HF – L’arma vincente del Trofeo Lancia
Eroga 212 CV, adotta un cambio sequenziale SADEV e sospensioni Öhlins regolabili, il tutto impreziosito da partnership tecniche di livello assoluto: Marelli, Sparco, TM, Speedline, Supersprint. È la vettura che ha reso il Trofeo Lancia un successo clamoroso nel 2025 .
Il 2025 del Trofeo Lancia con uno sguardo già al futuro
La prima stagione “moderna” di Lancia nei rally è stata un trionfo. Il Trofeo Lancia 2025 ha portato ai campi gara oltre cento vetture vendute e più di quaranta team, diventando uno dei monomarca più seguiti e apprezzati dell’anno. Ma soprattutto ha riportato a Torino un titolo che mancava da oltre trent’anni: il CIAR 2WD Costruttori, conquistato grazie alla stagione impeccabile di Pisani e Biagi, vincitori del Trofeo con una gara di anticipo .
Il prossimo passo è già stato tracciato. Dal 2026 Lancia gareggerà ufficialmente nel FIA WRC2, nel Campionato Europeo ERC e nei principali campionati nazionali europei: Italia, Francia, Spagna e Belgio. Al Montecarlo arriverà il debutto ufficiale della Rally2 HF Integrale, con un programma sportivo che prevede almeno otto appuntamenti iridati. Parallelamente, proseguirà l’attività clienti e verranno annunciati nuovi piloti e ulteriori sviluppi tecnici .
Il ritorno di Lancia nei rally , insomma, non è una celebrazione della gloria passata ma è un vero segnale che uno dei nomi più iconici dell’automotive europeo è tornato per competere, innovare e – perché no – anche per vincere ancora.




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