A #FORUMAutoMotive 2025 inclusione, sicurezza e futuro dell’auto
Torna a Milano l’appuntamento con #FORUMAutoMotive, l’evento che da anni rappresenta un punto di riferimento per chi vive e racconta la mobilità senza filtri ideologici.
Un’edizione, quella del 2025, che promette di essere ancora più ricca di contenuti e provocazioni, con un filo conduttore che intreccia inclusione, sicurezza sulle strade e il futuro del settore automotive europeo.
Il programma si apre alle 8.30 all’Enterprise Hotel di Milano (con diretta streaming sulla pagina Facebook di #FORUMAutoMotive) con la consegna del Premio “Cuore&Motori” a Vanni Oddera, pro rider freestyle motocross e ideatore della Mototerapia, iniziativa che da anni porta le emozioni delle due ruote alle persone non normodotate. Un riconoscimento che va oltre il semplice gesto sportivo, celebrando un modello concreto di mobilità inclusiva capace di regalare passione e speranza.
A seguire, la giornalista Roberta Pasero condurrà un dibattito che darà voce a medici, esperti e protagonisti di iniziative che spesso restano nell’ombra, ma che hanno un impatto reale sulla qualità di vita delle persone più fragili. Un momento per ricordare che la mobilità non è solo tecnologia e industria, ma anche strumento di socialità, terapia e libertà.
Poi spazio al tema caldo della sicurezza: “Strade pericolose: cresce l’emergenza. Le regole per pedoni, ciclisti e monopattini”.
I numeri diffusi da ISTAT nel 2024 parlano chiaro: 3.030 vittime in Italia, di cui 830 motociclisti, 470 pedoni e 185 ciclisti. Milano e la Lombardia guidano purtroppo questa classifica nera. Moderato dal giornalista Luca Talotta, il dibattito chiamerà a raccolta rappresentanti delle associazioni, forze dell’ordine, aziende impegnate nella sicurezza e protagonisti della mobilità dolce, sottolineando la necessità di formazione e rispetto delle regole per tutti gli utenti della strada, compresi i cosiddetti “deboli”.
La mattinata si chiuderà con un’intervista di Pierluigi Bonora ad Antonio Pignataro, Dirigente Generale di Polizia di Stato e consulente presso la Presidenza del Consiglio per le Politiche Antidroga. Al centro, un tema cruciale: l’impatto delle sostanze stupefacenti sulla sicurezza stradale, un’emergenza che Pignataro combatte da anni con dati e azioni concrete.
Dalle 14.30, la scena si sposta sull’analisi del “Green Deal” europeo e sulla necessità di affrontare con maggiore pragmatismo le sfide poste dal piano UE. Come ha ricordato recentemente anche Mario Draghi, il settore automotive europeo rischia di pagare un prezzo altissimo in termini di occupazione, competitività e indipendenza industriale se la transizione non sarà gestita con tempi e modalità sostenibili.
Ad aprire i lavori, Emanuele Cordone di AlixPartners presenterà uno scenario aggiornato sull’automotive internazionale e le sue ricadute per l’Italia. Poi, sotto la moderazione di Bonora, con interventi di David Giudici (“L’Automobile”) e Umberto Zapelloni (“Il Foglio”), prenderà forma la nuova Automotive Eurotribuna Politica: “Automotive al bivio. Il sistema europeo è a fine corsa?”.
Al confronto parteciperanno figure di primo piano della politica e dell’industria, tra cui Paolo Borchia (Eurodeputato, Coordinatore ID in Commissione ITRE), Guido Guidesi (Presidente dell’Alleanza delle 40 Regioni Europee Automotive e Assessore allo Sviluppo Economico della Lombardia), Fabio Raimondo (Capogruppo FdI Commissione Trasporti Camera dei Deputati) e Massimiliano Salini (Eurodeputato in Commissione Industria UE). Un’occasione rara per ascoltare, nello stesso contesto, posizioni diverse sul futuro della mobilità europea.
Da sempre #FORUMAutoMotive è uno spazio di confronto libero e spesso controcorrente. Anche questa edizione vuole sfidare luoghi comuni e narrazioni facili, ricordando che il mondo dell’auto è fatto di persone, imprese e comunità. Se l’Europa sta davvero rischiando di perdere competitività in un settore che l’ha resa grande, è necessario avere il coraggio di ammetterlo e di correggere la rotta.
E forse, la vera lezione di questo evento sta proprio qui: in un momento storico in cui la mobilità cambia più rapidamente che mai, serve meno ideologia e più ascolto, meno slogan e più pragmatismo. Perché il futuro dell’automotive – e della nostra sicurezza su strada – riguarda tutti noi, molto più di quanto immaginiamo.
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