Alla Cesana-Sestriere tornano le “Experience”

Dal 12 al 14 luglio torneranno a rombare i motori sul percorso che unisce i due Comuni valsusini – Prove e gara precedute da due sfilate del concorso dinamico Experience-Trofeo Gino Macaluso

Dopo la “riduzione” del 2018, dovuta a un ulteriore dissesto idrogeologico della strada dopo il paese di Champlas du Col che ha costretto gli organizzatori dell’AC Torino a farla disputare in 2 manches, da oggi a domenica la cronoscalata Cesana-Sestriere-Trofeo Giovanni Agnelli per auto storiche da gara – valida per i campionati Europeo e Italiano della Montagna – si corre nuovamente per intero Ritorna anche la Cesana-Sestriere Experience-Memorial Gino Macaluso, sfilata-concorso per auto storiche sportive, cancellata l’anno scorso per via del tempo necessario alle due manches.

E quest’anno subito record d’iscritti per le due manifestazioni: 153 per la gara di velocità (tra i quali una dozzina di stranieri), 98 per l’Experience!

Le vetture della cronoscalata, avendo conservato tutti i loro CV (e grazie anche a un miglioramento subìto dagli pneumatici) daranno spettacolo lungo i km 10,400 del percorso. Il record che lo spagnolo Vilarino stabilì nel 1992 su Lola T298 BMW 2500, 4’32”68 alla media di poco inferiore ai 138 km orari (la corsa fu poi sospesa per il cedimento della strada dopo Champlas du Col, dell’inverno successivo e ripresa nel 2007 dopo il ripristino della strada per le Olimpiadi 2006) ha retto fino al 2016, quando l’abruzzese Stefano Di Fulvio, su una Osella PA9/90 e alla sua quinta vittoria (dopo quelle del 2009, 2013, 2014 e 2015) l’ha battuto, fermando il cronometro sul tempo di 4’30”06, alla media di km/ora 138,6.

Tra i plurivincitori – oltre ad uno scomparso Mauro Nesti che vinse la gara 6 volte di seguito dal 1972 al 1984 (le prime due su Chevron 2000 e March BMW, le altre con un’Osella BMW: e ancora 3 volte nel 1986, ’88 e ’89 su Osella BMW PA9) ricordiamo il toscano Uberto Bonucci, anch’egli su Osella PA9 (vincitore della prima riedizione del 2007 e di quelle del 2011 e 2012). Bonucci avrebbe potuto riaffermarsi nel 2017 – era stato il più veloce nelle prove ufficiali del sabato – ma ha dovuto cedere alla Dallara Formula 3 di Emanuele Aralla: prima della partenza era caduta pioggia a tratti e il lombardo aveva optato per le gomme rain al posto delle racing un attimo prima di partire, indovinando la scelta e portando per la prima volta una monoposto a ruote scoperte in vetta alla classifica.

Le “storiche” hanno dunque gelosamente conservato i loro CV. Sperando in un’auspicabile clemenza atmosferica, spettacolo assicurato anche nei 2 raggruppamenti minori, dov’è battaglia aperta fra le Fiat Abarth (dalle piccole 595 alle 1000, 1300 e  124 Abarth Spider), le Alfa Romeo, le tedesche Porsche,Volkswagen e BMW, le Lancia Fulvia Coupé e le Alpine Renault (vecchie nemiche nei rally), le inglesi Mini Cooper, Lotus, Austin e Ford Escort.

Lieto ritorno quello della “Experience-Memorial Gino Macaluso”, apprezzata sfilata-concorso passerella. Nella mattinata di sabato anticiperà le prove ufficiali e domenica salirà prima della gara, da Cesana Torinese al piazzale Giovanni Agnelli del Colle. Una giuria di tecnici valuterà le vetture assegnando premi alle “star” meglio conservate o restaurate. Specie se, in passato, hanno scritto pagine di storia dell’auto e, in particolare, della Cesana-Sestriere. FCA farà sfilare alcuni modelli Abarth, una marca che quest’anno festeggia il 70° anniversario, creata a Torino dall’austriaco Carlo  Abarth. Un insegnamento per i giovani spettatori, un salto indietro nella storia per i più anziani.

 

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