Aurora, l’hypercar che beve Castrol a quasi 400 km/h

Quando una casa come Zenvo decide di spingersi oltre i confini dell’ingegneria, lo fa senza badare troppo alle mezze misure.

E la nuova Aurora, hypercar ibrida danese da 1.850 cavalli, ne è la prova più lampante. Non solo, perché a supportarla in questa avventura c’è un partner che da oltre un secolo lubrifica sogni e pistoni in ogni angolo del mondo, Castrol.

La collaborazione fra i due brand nasce con un obiettivo semplice quanto ambizioso.

Garantire che il V12 quadriturbo da 6,6 litri e i tre motori elettrici che spingono Aurora possano lavorare sempre al meglio, dai rettilinei a 386 km/h alle ricariche ultrarapide. Olio motore, refrigerante, fluido termico per le batterie, liquido freni e olio del cambio: ogni goccia firmata Castrol è stata studiata per tenere a bada calore, stress e velocità da capogiro.

Aurora sarà costruita in due varianti.

La Tur a trazione integrale e più stradale, e la Agil più leggera e cattiva, pensata per la pista.

Solo 50 esemplari ciascuna, assemblati a mano in Danimarca per clienti che probabilmente hanno già un garage più fornito di un museo.

Il primo prototipo ha già fatto il suo debutto in grande stile. A luglio ha affrontato la celebre salita del Goodwood Festival of Speed, lasciando tutti a bocca aperta con il suo rombo e la sua presenza scenica.

Dietro la collaborazione c’è qualcosa di più di una semplice fornitura tecnica. Come ha dichiarato Chris Lockett di Castrol, si tratta di una visione condivisa: “Ridefinire ciò che è possibile, coniugando prestazioni, precisione e innovazione”.

Parole che Jon Gunner, CTO di Zenvo, ha tradotto in pura filosofia automobilistica: creare un’auto che offra emozione e coinvolgimento in ogni istante, senza compromessi.

Questa collaborazione racconta che il futuro dell’automotive non è fatto solo di silicio e algoritmi, ma anche di olio, passione e ingegno.

Aurora, con la sua miscela di tradizione analogica e tecnologia ibrida estrema, è l’avvertenza che la mobilità del domani può ancora emozionare. Perché sì, forse non guideremo mai una Zenvo Aurora… ma sapere che là fuori esiste, capace di domare un V12 quadriturbo con l’aiuto di Castrol, rende ogni viaggio in macchina un po’ più speciale.

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