Car of the Year. Ecco chi vincerà e perché

Ci siamo di nuovo: il 6 marzo a Ginevra verrà svelata la vettura eletta “Car Of The Year 2017”. I 58 giurati voteranno entro il 3 marzo e come sempre l’esito finale aprirà mille discussioni tra gli appassionati.
Come molti sanno qua dentro, ho fatto parte di questa giuria per 21 anni, nel corso dei quali ho imparato a capire i differenti modi di ragionare dei colleghi che, provenendo da tutta l’Europa, dal Portogallo alla Russia, dalla Scandinavia alla Grecia, tengono conto di esigenze differenti, di culture differenti e anche di priorità differenti.
Sulla base dell’esperienza, da diversi anni su questo blog ho provato ad immaginare come sarebbe andata a finire, e finora ci ho sempre preso, motivando sempre il mio perché, ben sapendo però che non potrà essere sempre così.
Non mi esimo dal farlo nemmeno quest’anno, allora, ricordando che la quarantina di candidate (tutte auto uscite nell’anno 2016 e con la richiesta tassativa di poter essere ordinate in almeno 5 mercati) si è assottigliata a 7 vetture finaliste, troppe a mio avviso in quanto se le prime quattro o cinque escono dalla selezione abbastanza ben delineate, gli ultimi due o tre posti fanno parte di un grande calderone dove bastano pochi voti per far preferire un modello anziché un altro.
Vado, allora, con la logica di sempre, partendo da quelle con minori possibilità di farcela via via risalendo verso il podio e a quella che secondo me sarà la vincitrice.
Ecco, dunque, chi non vincerà di sicuro. Elenco due auto: la Mercedes Classe E e la Volvo S90/V90. Dico la Volvo perché di fatto non è una vettura nuova, bensì la riproposizione come berlina della magnifica SUV XC90 che l’anno scorso ha sfiorato la vittoria dopo un eccitante testa a testa con l’Opel Astra. Stesso pianale, stessi motori, stesso tutto: per questo dai giurati avrà pochi voti. La fascinosa Mercedes Classe E è invece più nuova ed è pure ambiziosa, ma al di fuori della Germania rischia di bucare poco. Costa molto e non è abbastanza rivoluzionaria per farsi preferire. Di sicuro faticherà a prendere voti sui mercati latini, ma anche gli inglesi potrebbero rivelarsi reticenti. No, per me è fuori dai giochi.
Non vedo benissimo nemmeno Nissan Micra e  . La Micra non è ancora su strada in troppi Paesi, e questo la rende un oggetto un po’ misterioso. È vero che i giurati hanno potuto provarla, ma sempre in condizioni molto riservate, mai sulle vie di tutti i giorni. L’impatto con l’uso quotidiano è invece molto importante in una valutazione di questo tipo, inoltre il giurato premuroso misura anche l’attenzione dell’uomo della strada. Temo che Nissan pagherà in termini di voti la presentazione nella parte finale dell’anno. La Citroen C3 subirà per contro la concorrenza interna con la Peugeot 3008 e, paradossalmente, i suoi punti forti, quelli che la premieranno sul mercato, valgono poco agli occhi di molti giurati, soprattutto quelli del nord: l’estetica riuscita e l’infotainment a bordo. Il resto della vettura non è altrettanto innovativo e questo le costerà un po’ caro.
Toyota. La C-HR divide in maniera manichea l’uomo della strada. Ha un’estetica molto caratterizzata che piace da impazzire oppure lascia sgomenti. Questo di solito non è mai un male sul mercato, ma impressiona poco i giurati che guardano più ad altri valori piuttosto che l’estetica. E di valori dentro la C-HR ce ne sono molti, manca però la motorizzazione diesel che, per quanto oggi l’immagine dei propulsori a gasolio sia offuscata al pari dell’olio di palma, continua comunque ad avere numeri che contano molto. Se non mi sbaglio sui giurati (qualcuno negli ultimi tempi è di fresco arrivo e non ho avuto modo di vederlo in azione) questa assenza verrà notata e sottolineata in negativo. Considero la H-CR come mina vagante, anche perché in passato Toyota ha colto successi strepitosi con la prima Yaris e poi con la Prius, ma penso che al massimo salirà sul podio e lì si fermerà sul terzo gradino.
Sarà allora testa a testa tra Peugeot 3008 e Alfa Romeo Giulia? Penso di sì. La SUV francese ha una gamma di motori al più alto livello e viaggia sull’onda del successo commerciale di questa tipologia di veicoli che però non sono mai riusciti a vincere l’Oscar delle auto, appunto il Car Of The Year. Che cosa può disturbare la 3008 nella sua caccia al titolo? La presenza della Citroen C3 che un po’ di voti glieli ruberà e poco altro. È una candidata fortissima. Se non ce la farà sarà soltanto per colpa della Giulia.
 Dunque l’Alfa Romeo potrebbe spuntarla, anzi, la spunterà. Si tratta di un’auto assolutamente nuova in tutto, con motori aggressivi e una piacevolezza di guida sconvolgente che non passerà inosservata a chi deve votare. In più è di fatto il ritorno in grande stile di un marchio dal blasone lustrissimo e per i giurati latini avrà peso anche la sua linea che sa sedurre chi dà ancora valore allo stile.
 M’immagino quindi un arrivo allo sprint un po’ come successo l’anno scorso, e penso che alla fine la spunterà la Giulia. Ma mentre scrivo i giurati ci stanno ancora pensando e li immagino più che mai combattuti. Il 6 marzo sapremo tutto. (quattroruote.it)

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