Carburanti alternativi per il rilancio della mobilità sostenibile

Il Gruppo Holdim, attivo dall’inizio degli anni Novanta nel settore automotive – con focus su mobilità sostenibile, carburanti alternativi e calibrazione motore – ha annunciato la fusione di Rail, azienda di Vezzano sul Crostolo (Reggio Emilia) che progetta e realizza iniettori e valvole per carburanti e biocarburanti gassosi commercializzati in tutto il mondo, con un’altra azienda del gruppo, Ecomotive Solutions. La fusione arriva a un anno di distanza dall’acquisizione del 100 per cento delle quote dell’azienda reggiana.

Ecomotive Solutions è nota per la consolidata piattaforma Diesel Dual Fuel, che permette di dare una seconda vita ai diesel presenti sul mercato alimentandoli con una miscela dinamica di diesel e gas naturale. Nella sua compagine societaria figura anche Cavagna Group: le due aziende hanno avviato una partnership volta a sviluppare innovazione nel rispetto dell’ambiente in campo motoristico, con una particolare attenzione ai motori poli-carburante.

Ecomotive Solutions detiene inoltre i marchi Autogas Italia e Bigas, attivi nella trasformazione a gas di vetture, imbarcazioni e mezzi pesanti: a questi si affiancherà ora anche quello di Rail, per realizzare prodotti innovativi destinati alla mobilità a basso impatto ambientale, con sviluppi rivolti a biometano, gas naturale compresso e liquefatto, GPL, idrogeno e biocarburanti.

Tra le attività più recenti, la firma di un Memorandum of Understanding con Isotta Fraschini Motori per una collaborazione innovativa nel settore dei motori a combustione interna e dei bio-combustibili rinnovabili.

Nel commentare la notizia Giovanni Deregibus, fondatore del Gruppo Holdim, ha dichiarato che “la fusione permetterà di completare la nostra offerta made in Italy nel mondo dei carburanti alternativi e delle conversioni e rappresenta un’opportunità per Rail di espandere la propria leadership nel settore, mantenendo al centro la qualità, l’affidabilità e l’impegno per un futuro più sostenibile”.

Il settore dei carburanti alternativi sta vivendo una rapida evoluzione in Italia, trainato dalla necessità di ridurre le emissioni nocive e di promuovere una mobilità più sostenibile. Dalle soluzioni innovative per i veicoli commerciali alle conversioni di mezzi già in circolazione, il nostro Paese si sta affermando come uno dei principali protagonisti a livello europeo.

Il panorama italiano dei carburanti alternativi si arricchisce costantemente grazie all’impegno di aziende e centri di ricerca. Tra le soluzioni più diffuse troviamo il biometano, il gas naturale compresso (CNG), il gas naturale liquefatto (LNG) e il GPL. A questi si aggiunge l’idrogeno, considerato il carburante del futuro per il suo potenziale nel raggiungimento delle emissioni zero.

Le conversioni di veicoli diesel e benzina rappresentano un pilastro fondamentale per accelerare la transizione ecologica. Secondo l’Assogasliquidi-Federchimica, in Italia ci sono oltre 3 milioni di veicoli alimentati a GPL e metano, e il trend è in crescita. Le aziende specializzate in retrofit, come Autogas Italia e Bigas, contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale dei mezzi già in uso, offrendo soluzioni economicamente accessibili e tecnologicamente avanzate.

L’Italia si distingue anche per il dinamismo della sua ricerca nel settore. Università e aziende collaborano per sviluppare tecnologie di conversione sempre più efficienti e compatibili con un’ampia gamma di veicoli. Per esempio, il già citato sistema Diesel Dual Fuel sviluppato da Ecomotive Solutions permette di alimentare i motori diesel con una miscela di gas naturale e diesel, riducendo significativamente le emissioni di CO2 e particolato.

Un altro esempio è rappresentato dai progressi nell’uso dell’idrogeno. Aziende come Rail stanno sperimentando iniettori e valvole progettati specificamente per questo carburante, aprendo nuove prospettive per la mobilità sostenibile. Le collaborazioni con università italiane e internazionali, come quelle con l’Università di Modena e Reggio Emilia, hanno portato a soluzioni innovative per la conversione di mezzi pesanti e applicazioni industriali.

Il governo italiano ha riconosciuto l’importanza dei carburanti alternativi nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC). Gli incentivi per la conversione dei veicoli e per l’acquisto di mezzi alimentati a biometano, GPL e CNG stanno sostenendo la domanda. Inoltre, si prevede un aumento significativo delle stazioni di rifornimento per l’idrogeno nei prossimi anni.

Le flotte aziendali e i mezzi pubblici sono già protagonisti di questa transizione. Numerosi comuni italiani stanno investendo in autobus a gas naturale o idrogeno, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria nelle città. Nello stesso tempo, le conversioni offrono un’opportunità concreta per abbattere le emissioni senza dover sostituire interamente i veicoli in circolazione.

Nonostante i progressi, il settore deve affrontare alcune sfide. La mancanza di una rete capillare di infrastrutture per il rifornimento di carburanti alternativi, in particolare l’idrogeno, limita la diffusione di queste tecnologie. Inoltre, i costi iniziali delle conversioni e delle tecnologie avanzate possono rappresentare un ostacolo per privati e piccole aziende.

Per superare queste difficoltà, è fondamentale un approccio integrato tra istituzioni, industria e ricerca. Investimenti in infrastrutture, incentivi fiscali e campagne di sensibilizzazione possono accelerare l’adozione di soluzioni a basse emissioni, rendendo la mobilità sostenibile una realtà alla portata di tutti.

Con un mix di innovazione tecnologica, politiche di sostegno e un forte impegno delle aziende, l’Italia sta tracciando la strada verso un futuro a basse emissioni. Le esperienze maturate nel settore delle conversioni e dei carburanti alternativi possono diventare un modello per altri Paesi europei, contribuendo a raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici del continente.

In un momento cruciale per il futuro dell’ambiente, l’Italia si posiziona come un laboratorio di idee e soluzioni per una mobilità sostenibile, dimostrando che innovazione e rispetto per l’ambiente possono andare di pari passo.

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