CONTRO STILE 26 – FERRARI F80…Flavio e dintorni
Non ho ancora avuto la possibilità di vedere la nuova Ferrari F80 in strada, non sono in grado di esprimere commenti e tantomeno giudizi definitivi sulla sua valenza estetica. non potendo sfiorare le sue forme e sentire certe vibrazioni “estetiche”.
Inoltre, le fotografie ufficiali non riescono a dare il meritato rilievo al grande lavoro tecnico, aerodinamico e stilistico che ha comportato lo sviluppo di questa Hypercar con numeri da brivido.
Il Team del Design Ferrari, guidato dalla personalità, dalla mano sapiente e dall’anima artistica di Flavio Manzoni, ha creato un modello che farà molto discutere ma che è certamente di rottura, in contrasto con le numerose supercar “strambe e folcloristiche “apparse ultimamente, ma anche con quei modelli “calvinisti” che ricercano sempre ispirazione nella funzionalissima Formula Endurance.
In principio la F80 subirà più critiche del consentito, che pioveranno in rete, scatenando la solita “tempesta social”Ferrari, causata da molta ignoranza giudizi rozzi, impulsivi e privi di ogni credibilità scaturiti spesso da ignoranza. Un fenomeno ormai abituale dei “fenomeni” di oggi.
Esteticamente la F80 appare coerente con alcune scelte già sperimentate sulla bellissima 12 cilindri: scolpita nelle superfici, che evocano nervi e muscoli in tensione, decisa nella ripartizione cromatica dei volumi, precisa nei tagli netti corrispondenti alle necessità funzionali.
La fiancata rappresenta il passaggio più innovativo, con tre elementi quasi verticali che volutamente interrompono la fluidità delle linee e i volumi della carrozzeria. Il passaggio tra anteriore e posteriore è scandito dalla “green house” che si fonde strettissima con l’armonia di una goccia, riproporzionandosi con le due entrate aria, quasi geometriche, sulla spalla del parafango posteriore, mantenendo intatto il collegamento con il cofano motore.
Se la vista posteriore lascia spazio alla necessaria interpretazione aerodinamica/formale, muoverei, però, una garbata critica sulla ripartizione dei volumi e delle grafiche della vista frontale: la fascia nera, ovvero il “bridge” tra i gruppi ottici, personalmente l’avrei lasciata bodycolor, mitigando cromaticamente le proporzioni del frontale che, appare sbilanciato verso l’alto, a causa delle generose prese d’aria.
Il cockpit e gli interni sono dedicati alla guida veloce, senza fronzoli e distrazioni, lasciando al passeggero, seduto su un sedile ergonomico, il ruolo di comparsa, trasmettendo però quelle vibrazioni uniche che la FERRARI F80 promette…
Sicuramente un po’ … Egoista (copyright WDS)
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