Cresce la mobilità a noleggio ma ANIASA lancia l’allarme

Flotte in espansione, veicoli sempre più green e un mercato in trasformazione, ma senza riforme, lo sviluppo e gli investimenti sono a rischio

Cresce, evolve, si elettrifica: il noleggio veicoli in Italia si conferma tra i protagonisti della mobilità del futuro. Ma dietro i numeri in espansione si cela un sistema normativo obsoleto e una fiscalità penalizzante che rischiano di rallentare – se non bloccare – la corsa di un settore strategico.

È questo l’allarme lanciato da ANIASA, l’Associazione nazionale dell’industria dell’autonoleggio e dei servizi automobilistici di Confindustria, in occasione della presentazione del suo 24° Rapporto annuale.

Le attività di noleggio – ha dichiarato Alberto Viano, presidente di ANIASA – sono ancora oggi regolate da un articolo del Codice della Strada del 1992. All’epoca circolavano poche migliaia di vetture a nolo, oggi siamo a 1,4 milioni. È impensabile non prevedere una normativa aggiornata, unitaria, stabile”.

Nonostante un 2024 segnato da un calo delle immatricolazioni (-53mila veicoli), il comparto del noleggio ha raggiunto risultati rilevanti: il 28% delle auto nuove immatricolate in Italia è a noleggio. E tra queste, ben il 32% delle elettriche e il 48% delle ibride plug-in portano la firma degli operatori del settore.

Le flotte a noleggio – ha sottolineato Viano – sono lo strumento più efficace per accelerare l’elettrificazione della mobilità. Ma per sfruttarne appieno il potenziale, il nostro Paese deve superare i numerosi ‘dazi occulti’ che ostacolano lo sviluppo della mobilità pay-per-use”.

Tra i nodi irrisolti, ANIASA punta il dito contro la detraibilità IVA al 40% sui veicoli aziendali – una deroga attiva dal 2007 – e chiede con forza un intervento nella Legge Delega per la riforma fiscale.

Il noleggio a breve termine ha chiuso il 2024 con un fatturato in crescita del 5% (oltre 1,5 miliardi di euro) e un incremento del 10% dei contratti (4,7 milioni). Ma dietro le buone performance, emergono segnali contrastanti: aumento dei furti, danneggiamenti e costi gestionali sempre più difficili da sostenere per le aziende più strutturate.

Il nostro settore – spiegano in ANIASA – opera in un contesto sempre più competitivo, con la crescita di operatori low cost, spesso privi dell’esperienza necessaria. Questo produce vantaggi per l’utente, ma anche un elevato numero di lamentele”.

E se il prezzo medio per giorno di noleggio è calato dell’1,5%, il margine operativo si assottiglia, mettendo a rischio gli standard qualitativi richiesti dal mercato.

È il long term a trainare la crescita del comparto. Nel 2024, la flotta ha sfiorato 1,3 milioni di veicoli, con un fatturato che ha superato i 12,5 miliardi di euro. Crescono la durata dei contratti (l’80% supera i 36 mesi), il noleggio ai privati (+3%) e soprattutto il segmento dei veicoli commerciali leggeri, che ha raggiunto le 225mila unità (+7,5%).

A fine anno, oltre 268mila clienti (tra aziende, PA e privati) hanno scelto il noleggio a lungo termine, rinunciando all’acquisto del veicolo. Una rivoluzione culturale in atto, ma ancora frenata da una burocrazia non all’altezza.

Il noleggio non è più un’alternativa – ribadiscono in ANIASA – è una realtà consolidata. Serve un quadro normativo che lo riconosca come tale”.

Il comparto dell’auto condivisa è invece in forte sofferenza. I noleggi nel 2024 sono crollati a 4,2 milioni, contro i 10 milioni del 2019. Solo 3.300 veicoli sono oggi disponibili in Italia, ma la metà risulta inutilizzabile per furti o danneggiamenti. L’80% della flotta è concentrato tra Roma e Milano.

E sempre secondo ANIASA “senza un adeguato supporto istituzionale, il car sharing rischia di scomparire. E con lui, uno dei pilastri della mobilità urbana sostenibile”.

Il primo trimestre del 2025 conferma il trend: crescita per il noleggio a lungo termine (+10% di fatturato, +11,5% immatricolazioni), instabilità per lo short term, che vede sì aumentare il giro d’affari (+6,4%), ma perde terreno su giorni di noleggio (-3,5%), flotta (-5,5%) e immatricolazioni (-2,7%).

L’Italia deve farsi trovare pronta – ha concluso il presidente Viano – Nei prossimi mesi ci giochiamo partite cruciali: dalla riforma fiscale alla scadenza della deroga IVA, fino alla decarbonizzazione delle flotte aziendali. Il noleggio è pronto a fare la sua parte, ma servono regole chiare e una visione condivisa”.

Il settore del noleggio continua a crescere, innovare e contribuire alla transizione ecologica. Ma ANIASA lancia un appello chiaro alle istituzioni: senza una riforma della fiscalità, una normativa aggiornata e sostegni concreti, l’Italia rischia di rallentare proprio sul più promettente dei fronti della nuova mobilità.

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