Da New York a Milano, passando da Marchionne

Ancora una volta lo spunto arriva direttamente dall’America, terra feconda e capace evidentemente di trarre insegnamento dagli errori passati e di reagire velocemente alle avversità. Ebbene, al di là dell’Atlantico è andato in scena l’ennesimo Salone dell’Auto. Questa volta a New York, dove si sono idealmente riuniti i big dell’auto e dove anche noi siamo andati a curiosare. Intendiamoci nulla a che vedere con i fasti e le mille primizie di Detroit, ma si è comunque trattato di una vetrina interessante che ha mostrato oggetti pregevoli (dalla Jaguar XF alla Porsche Boxster Spyder) e che soprattutto ha confermato la rinata vitalità dei big dell’auto.

Piaccia o no in questo rinnovato fermento di idee e di voglia di ripartire con il piede giusto, un ruolo di primo piano il nostro Sergio Marchionne è sempre capace di ritagliarselo. Complimenti sinceri. Ogni suo intervento ha il pregio di saper andare subito al cuore del problema, trasformando FCA in uno dei player principali che vuole giocare la sua partita fino in fondo. Da protagonista. Un semplice esempio? Il suo recente intervento all’assemblea di Cnh Industrial dove ha ribadito il concetto che la scelta sulle alleanze per Fiat Chrysler dovrà essere “razionale, precisa e articolata”, perché “non si può andare alla cieca”. Non si “sparano numeri senza sapere realmente quali possono essere i benefici di queste alleanze, che sono di una certa misura e devono essere valutate”. Come dire, in questi mesi si è parlato tanto di mille possibili accordi tra FCA e diversi costruttori, ma ciò che preme sottolineare a Marchionne è ancora una volta la volontà di FCA di scegliere sempre le strategie migliori per il gruppo. Sembra un dettaglio, ma non lo è affatto. Un modo evidentemente vincente per l’azienda che rappresenta e che ha ripercussioni di ogni tipo: dalla notizia che presto Ferrari cederà non più del 10% delle proprie azioni facendo fluire fiumi di denaro dalle parti di Maranello, alle curiosità più o meno attendibili che fioriscono periodicamente nel mondo dell’auto. L’ultima delle quali vorrebbe che il ceo del gruppo VW Martin Winterkorn sia ai ferri corti con il gran capo carismatico della galassia tedesca: Ferdinand Piech. E tra gli scenari che potrebbero aprirsi, uno è suggestivo, forse anche troppo suggestivo: Winterkorn potrebbe trasferirsi in Italia per “dare una mano” a FCA.

Tornando per un attimo al tema dei Saloni, si potrebbe aggiungere che ai riflettori di New York, Milano ha risposto con la Settimana del Mobile. Per l’esattezza quella che abbiamo visto era la 54esima edizione: un’edizione ancora più brillante delle altre, dicono, per la vicinanza con l’apertura dell’Expo. Sarà… E secondo una moda che si è affermata negli ultimi anni molte Case si sono ritagliate una fetta per loro, sia in fiera sia nei cosiddetti spazi cittadini del Fuorisalone. Ognuna interpretando l’evento a modo suo ma tutte mostrando attenzione al design, e a nuove forme di mobilità sostenibile.

1 commento
  1. Mister X
    Mister X dice:

    ahhh Marchionne ha detto che nella scelta del nuovo patner non si puo andare alla cieca! Ma davvero? ….stratega!

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *