Elettrificazione modulata, ecco la strategia Ford

“Ford considera il processo di elettrificazione paragonabile per rilevanza solo al passaggio delle carrozze a cavalli alle auto all’inizio del secolo scorso” – ha commentato scherzosamente Marco Alù Saffi, PR di Ford Italia. Al pari di quello, il processo odierno richiede gradualità per permettere al maggior numero di clienti di sposare questo sistema di mobilità sia dal punto di vista mentale che economico.

Basta scorrere i listini per rendersi conto che le auto con la…spina hanno non solo un prezzo elevato ma dal punto di vista pratico creano ansie sia per l’autonomia che per l’insufficienza delle colonnine di ricarica. Ford, fedele al suo fondatore Henry, nel 2019 ha intrapreso una strada di elettrificazione modulata sul tipo di segmento.

La ibridizzazione leggera (mild hybrid) si trova sul crossover Puma (secondo nelle vendite in Italia nei primi 4 mesi con 13.834 unità), Focus (quarta nel segmento Break, sempre in Italia con 17.38 unità)  e Fiesta che offrono alla potenziale clientela benefici sia nei consumi che nelle emissioni.

Sulla Kuga, modello centrale dell’offerta Ford, il potenziale acquirente ha a disposizione tre forme di ibridizzazione, mild, full e plug, quest’ultima la forma più prossima all’elettrico puro con 70 km di autonomia in elettrico, quindi senza ansia da ricarica ma  con un prezzo più elevato.

Di recente è arrivata sul mercato la Mustang Mach E (nella foto), la prima elettrica Ford (in grado di offrire la più alta autonomia con una ricarica), seguiranno il Transit e in America l’F150, tre brand che non hanno bisogno di essere reclamizzati. “Entro il 2026 – ha puntualizzato Saffi – ogni vettura in listino in Europa avrà almeno una forma Plug In se non addirittura elettrica pura.

Inoltre dal 2030 nel Vecchio Continente venderemo solo vetture elettriche. Un impegno non da poco per un marchio di volume come Ford. Anche sui commerciali, da leader del mercato abbiamo il vantaggio dei feedback ricevuti negli anni dai milioni di clienti. Ecco spiegato il motivo che a differenza di altri brand abbiamo introdotto delle versioni ibride Diesel e delle versioni Plug In prima di lanciare il Transit elettrico nel prossimo anno.

Infine entro il 2024 ogni veicolo commerciale in listino avrà almeno una versione Plug In se non elettrica e prevediamo che nel 2030, 2/3 delle vendite saranno elettriche o Plug In mentre 1/3 rimarrà con motorizzazioni tradizionali”.

Ford ed Hermes (azienda leader nel Regno Unito per le consegne a cliente finale) esplorano intanto il futuro delle consegne a domicilio con veicoli a guida autonoma. Lo speciale Ford Transit provvisto di sensori che simulano l’aspetto di un furgone con guida autonoma e di un sedile sul lato guida in grado di nascondere il guidatore: la persona al volante è infatti nascosta da un finto sedie facendo credere agli altri utenti della strada che non vi sia nessuno al volante.

L’Ovale Blù intende investire 7 miliardi di dollari nei veicoli a guida autonoma nell’arco di 10 anni. Intanto si è appreso che Ford ha tagliato le stime per il 2021 per via dell’atteso calo del 50% della produzione previsto nel secondo trimestre a causa della mancanza di semiconduttori negli Usa.

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