Festa Ferrari: vittoria dell’uomo più che della macchina

All’ultimo respiro, con un colpo di magia. Perché per restare davanti con gomme gialle così consumate, ci voleva una magia di Sebastian Vettel, dolcissimo sulle gomme, attentissimo a giocare con il fuoco, ossia con il Bottas scatenato degli ultimi giri.

La Ferrari è stata prontissima a cambiare strategia dopo l’incidente ai box di Raikkonen (auguri al meccanico travolto), ha risposto con tempismo e furbizia alla tattica scelta dalla Mercedes, una tattica che prevedeva il sacrificio di Hamilton per regalare a Bottas che partiva avanti (e aveva sorpreso Kimi al via) la grande occasione. Un solo pit stop con gomme medie (Pirelli bianche) per sorprendere la Ferrari che cambiando prima con tutti e due i piloti aveva scelto le soft (gialle) che nessuno credeva potessero reggere fino in fondo alla gara. Seb è passato sulle Soft all’inizio del 19 esimo giro. Ne ha dovuti fare 39 su quelle gomme per vincere. Un rischio. Molto calcolato. Perché al remote garage di Maranello hanno cominciato a far calcoli e, una volta cambiato il panorama per il ritiro di Kimi si è deciso di passare al Piano B. E questo ci fa capire che in Ferrari alla vigilia avevano immaginato anche una gara così.

Se in Australia la vittoria era stata di squadra, qui possiamo dire che ci ha messo molto di suo anche Seb, dolcissimo sulle sue gomme gialle. Ma mai come questa volta è una vittoria da dedicare a tutto il team, a tutti i meccanici dopo l’incidente ai box di Francesco Cigarini che ci ha rimesso tibia e perone…

Ha vinto l’uomo, anzi hanno vinto gli uomini in rosso.

E comunque due vittorie su due non arrivavano dai tempi di Schumacher. Tre volte vinse le prime due gare e tre volte diventò campione del mondo: 2000, 2001, 2004.(topspeed.gazzetta.it)

 

 

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