Una giornata con “Il re di Montecarlo”

Walter Rohrl il pilota tedesco di rally, due volte vincitore del Campionato del Mondo,è stato ospite d’onore in una manifestazione motoristica che si è svolta a Chieri. (Nella foto di Pozzorotto)
Il Memory Fornaca, che è nato per ricordare un personaggio molto popolare e amato da tutto il popolo dei rallysti soprattutto piemontesi, ogni anno ha avuto un ospite d’eccezione, dopo Miki Biasion e il Drago Sandro Munari, quest’anno è stato il turno di Walter Rohrl.
È stato accolto con grande calore dagli appassionati e ha ricambiato con tanta disponibilità, selfie e autografi per tutti. Quando poi sul percorso di gara si è esibito sulla sempre bellissima Audi Quattro gruppo B, il pubblico ha potuto constatare quanto la sua guida sia ancora spettacolare.
Tre fortunati vincitori di una lotteria di beneficenza hanno anche avuto l’opportunità di sedersi entusiasti per qualche giro accanto a lui.
Il tutto si è svolto sotto l’abile regia di Giorgio Vergnano che, con un gruppo di amici volontari, ha messo insieme un bellissimo evento.
Abbiamo approfittato per passare un po’ di tempo con il campione tedesco e abbiamo scoperto quanto ami l’Italia e in particolare Torino.
Dopo l’esordio nei rally con la Opel Kadett è approdato alla fine del 1977 a Torino per correre con la Fiat 131.
Ci ha confidato di aver scoperto una realtà straordinaria, quella del Reparto Corse Fiat, che aveva messo a punto un’auto perfetta e con una squadra di meccanici impeccabili, coordinati dal direttore sportivo Daniele Audetto e dal direttore tecnico Giorgio Pianta.
Con la 131 Rohrl ha vinto gare prestigiose come il Montecarlo, l’Acropoli e il Sanremo, ma soprattutto ha conquistato il suo primo campionato del mondo nel 1980. Contemporaneamente in quegli anni scoprì anche il Reparto Corse Lancia, perché fu uno dei piloti a portare al debutto la Beta Montecarlo Turbo, l’arma vincente della casa di Chivasso per correre in pista con i colori Martini.
Dopo un ritorno in Opel nel 1982,che gli permise di conquistare ancora il Montecarlo e il suo secondo titolo mondiale, nel 1983 tornò a Torino. Questa volta Cesare Fiorio lo chiamò per guidare la Lancia 037, i suoi compagni di squadra erano Marku Alen e Attilio Bettega. Non smentisce le aspettative vincendo il suo terzo Montecarlo, il secondo consecutivo, aiutando poi la squadra a vincere anche il campionato costruttori, anche grazie al contributo del dream team dei meccanici dell’Abarth.
L’avvento delle 4RM, che rivoluzionerà il mondo dei rally, lo costrinse ad emigrare ancora e ad approdare all’Audi. Nel 1984 Walter vince il suo 4º rally di Montecarlo e da qui l’appellativo del Re di Montecarlo, un record imbattuto perché conquistato con quattro vetture diverse: Fiat 131,Opel Ascona, Lancia 037 e Audi Quattro.
A Chieri ci ha confessato che si sentiva un po’ come a casa perché nella sua carriera ci sono stati quattro brand italiani indimenticabili: Fiat, Lancia, Pirelli e Martini.
Grande Walter.

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