Gli italiani rispettano i limiti di velocità ?

Luigi Einaudi diceva che non ci sono leggi giuste e ingiuste ma leggi che si rispettano e leggi che non si possono sempre rispettare. Così spesso i limiti di velocità sono obiettivamente troppo bassi e non solo rispetto alle dotazioni di sicurezza di cui le auto di oggi sono dotate ma anche perchè anche le auto prodotte dopo il 2005 hanno stabilità e pneumatici che non fanno percepire velocità così basse da chi guida.

E questo influisce anche sulla sicurezza perchè limiti troppo bassi, come diceva Einaudi, spingono la gran parte se non la totalità degli automobilisti a non rispettare poi neppure quelli “giusti” come possono essere i 30 all’ora davanti alle scuole, ospedali, RSA e anche i parchi pubblici. Senza escludere le strade strette di ogni centro storico dove c’è spazio per una vettura o poco più.

Detto questo è interessante una recente ricerca in cui  quasi il 40% dei guidatori del Nord Est dichiara di superare la velocità consentita.

Appare inoltre che al Sud e nelle Isole il 23% guida senza cintura e questo è gravissimo in ogni caso.
10,5 MLN di automobilisti non rispettano i limiti di velocità Circa 1,6 milioni di italiani hanno detto di mettersi al volante dopo aver assunto alcolici Milano, gennaio 2024.

Tra città a 30 km/h e le azioni contro gli autovelox del cosiddetto Fleximan, i limiti di velocità e la sicurezza stradale sono tornati al centro del dibattito pubblico. L’argomento è caldo anche perché, come confermato da una recente indagine che Facile.it e Assicurazione.it hanno commissionato agli istituti mUp Research e Norstat*, gli italiani hanno spesso il brutto vizio di schiacciare troppo il piede sull’acceleratore, tanto è vero che più di 10 milioni e mezzo di automobilisti intervistati (pari al 27,1% del campione) hanno candidamente ammesso di non rispettare i limiti di velocità.

Una cattiva abitudine diffusa, purtroppo, in modo particolare tra i giovani, con una percentuale che arriva al 31% tra chi ha un’età compresa tra i 18 e i 24 anni e al 37,3% tra chi ha 25-34 anni.

Gli uomini si confermano più spericolati delle donne in termini di velocità (35,3% rispetto a 18,8%); a livello territoriale,
invece, la percentuale di chi ha dichiarato di non rispettare i limiti arriva a sfiorare il 40% nelle regioni del Nord Est (proprio quelle dove agisce Fleximan).

Italiani poco attenti al Codice della Strada

Il non rispetto dei limiti di velocità, purtroppo, è solo una delle cattive abitudini degli italiani al volante. L’indagine commissionata da Facile.it ha innanzitutto messo in luce come si presti ancora troppa poca attenzione quando si è alla guida, tanto è vero che più di un rispondente su due (52,3%), vale a dire oltre 20,5 milioni di automobilisti, ha ammesso, in generale, di non attenersi alla lettera al Codice della Strada.

I meno attenti alle regole sono risultati essere gli uomini, tra i quali addirittura il 57,1% dichiara di commettere infrazioni al volante, mentre la percentuale cala al 47,2% tra le donne. Dal punto di vista anagrafico, invece, emerge che ad essere più spericolati sono gli automobilisti con età compresa tra i 35 e i 44 anni, fascia nella quale oltre il 65% ha dichiarato di non rispettare appieno il Codice della Strada.

Il buon senso sembra aumentare dopo i 44 anni; superata questa soglia la percentuale degli automobilisti poco ligi scende gradualmente, toccando il valore più basso tra gli over 65, tra i quali “appena” uno su tre ha detto di non rispettare sempre le regole stradali.
Comportamenti scorretti che troppe volte si trasformano in vere e proprie tragedie, e i numeri ufficiali** parlano chiaro; nel solo primo semestre dello scorso anno ci sono stati, ogni giorno, 437 incidenti stradali, con 7,6 morti e 588 feriti.

Le cattive abitudini più diffuse fra  i comportamenti pericolosi più comuni al volante sono, dopo l’eccesso di velocità, al secondo posto l’uso del cellulare alla guida, cattiva abitudine indicata da quasi 9,5 milioni di italiani (24,1%); in questo caso non ci sono differenze significative tra uomini e donne, mentre a livello anagrafico la percentuale arriva al 33,9% tra i guidatori con età compresa fra i 35 e i 44 anni.

Sono ancora tanti, più di 5,5 milioni, coloro che ancora non si allacciano le cinture di sicurezza in auto e, ancora una volta, i più indisciplinati sono risultati essere gli automobilisti di 35-44 anni (20,3%), mentre a livello territoriale il mal costume è diffuso maggiormente al Sud e nelle Isole, dove la percentuale di chi non utilizza i sistemi di sicurezza arriva a sfiorare il 23%.

Altra cattiva abitudine, magari meno pericolosa di altre ma comunque deprecabile, è quella del parcheggio selvaggio; oltre 4 milioni di automobilisti (10,6%) hanno dichiarato di parcheggiare in aree dove è vietato farlo, atteggiamento adottato soprattutto dagli uomini (12,4%) e diffuso, in particolare, nelle aree del Nord Est (13.8%).

Preoccupa moltissimo, infine, vedere come più di 1,6 milioni di individui (4,1% del campione) abbia dichiarato di mettersi al volante dopo aver assunto alcolici, percentuale che arriva addirittura al 6,7% tra i giovani con età compresa tra i 24 e i 34 anni.

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