Grande Kimi, per Lewis il giorno della marmotta

Un po’ come il primo amore, il primo podio non si scorda mai e sicuramente la gara di Montreal resterà per sempre nella memoria di Andrea Kimi Antonelli come uno dei momenti professionali di sempre. In attesa, ovviamente, della prima vittoria

Antonelli – 10 e lode

Molto fanno le prove, molto fa la partenza ma soprattutto moltissimo fanno la sua bravura e la sua freddezza. Con un soffio di fortuna, perché se Norris si fosse schiantato un paio di giri prima, la safety car sarebbe rientrata in tempo per permettere a Piastri (che ha cambiato le gomme) di mangiarsi in un solo boccone il pilota italiano. Ma con i se e i ma non si arriva nessuna parte, per cui viva un italiano sul podio dai tempi di Trulli.

Russell – 10

Uno dei più bravi piloti in circolazione: freddo e velocissimo, preciso con la vettura, sono qualità che in pochi hanno tutte insieme. Vince la gara durante le qualifiche e alla partneza, esattamente come il compagno di squadra si è guadagnato il podio. E poi dimostra di averne quando si lascia avvicinare da Verstappen per poi ricacciarlo indietro con qualche giro con più ritmo. Pilota troppo sottovalutato ma se la Mercedes – come sembra – ha interpretato meglio di altri le pieghe del nuovo regolamento, Russell potrà dire la sua da qui a fine campionato.

Verstappen – 8

Che altro dire su questa fenice della Formula 1 che regolarmente danno in difficoltà e lui altrettanto regolarmente rinasce. Non merita un voto più alto solo perché forse in prova avrebbe potuto battere Russell e allora sarebbe stata tutta un’altra gara. Ma così non è stato e comunque l’olandese ha saputo interpretare al meglio il GP, anche fermandosi due volte ai box subito prima di essere acchiappato (e probabilmente superato) dal novellino Antonelli.

Piastri – 7,5

Certo non è il pilota dominatore che tutti si aspettavano, lui e la McLaren fanno un po’ fatica soprattutto in prova, ma la sua bravura è indiscutibile. Non ha passato Antonelli solo perché il ritorno di Norris lo ha costretto a difendersi e tutto sommato è stato fortunato perché lo scriteriato attacco del compagno di squadra avrebbe potuto provocargli danni irreparabili. In ogni caso, continua a guidare freddamente il campionato e un pensierino al titolo ormai è dovuto.

Alonso – 7

Merita la sufficienza già solo per i dialoghi alla radio con il box, che mettono in evidenza la sua tranquillità e la capacità di interpretare il momento della gara oltre che ad analizzare le pecche della sua vettura. Ma poi alziamo il voto per il motivo che non si arrende mai (solo molto raramente, dai) e nonostante abbia il doppio degli anni di molti avversari li surclassa per impegno e bravura.

Hulkenberg – 7

Mamma mia! Macchina difficile per non dire peggio, situazione del team magmatica in attesa del prossimo anno eppure il “vecchio” pilota lotta come se fosse ai suoi primi GP e dimostra che forse con un po’ più di fortuna nell’essere scelto da un top team la sua carriera sarebbe stata decisamente più fulgida.

Hamilton – 6

Avete presente quel film in cui tutto si ripete giorno dopo giorno allo stesso modo? Ebbene, a Lewis dopo aver investito una marmotta e danneggiato la vettura, ogni giro è stata una tragedia ripetuta allo stesso modo. Peccato perché tutto sommato (vettura permettendo) non era partito male ma essendo il suo giornod ella marmotta e per colpa di una tattica di rientro ai box veramente pessima ha perso la bussola.

Leclerc – 6

Il pover Charles sembra sempre più essere una Cassandra cui nessuno crede all’interno del suo team., dice che vorrebbe provare a fare una sola sosta dicendo via radio che vorrebbe le gomme gialle e gli rifilano nuovamente le bianche per cui lo obbligano a due soste. Certo, il risultato non sarebbe cambiato, visto l’inferiorità del mezzo rispetto a chi gli sta davanti, ma almeno ci avrebbe provato. Mah…

Norris – 3

Sarebbe uno zero pieno perché l’errore di valutazione che ha fatto non è proprio adatto a un pilota che ha ambizioni di vittoria del campionato. Si dimostra sempre più debole nei momenti che contano davvero, al contrario del freddissimo compagno di team. Gli alziamo il voto perché ancora prima di scendere dalla monoposto si è preso la colpa e si è scusato. Ma ovviamente questo non basta per alzarglielo più di tanto…

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