Il futuro dell’auto invita il cliente a…Cape Canaveral

Per gli analisti le vendite di auto elettriche toccheranno i 41 milioni di unità entro il 2040, arrivando a rappresentare il 35% delle vendite complessive di auto nuove nel mondo. Previsioni rosee o flop nelle previsioni?

Un dato è certo: l’auto non sarà più quella primordiale inventata da Fiat o da Ford. E l’evolversi delle tecnologie invita il cliente a…Cape Canaveral.

Basta sfogliare i supplementi dei quotidiani dedicati ai motori per averne conferma.
Repubblica, in quello del 27 ottobre, si è soffermato a lungo sul <salone dei balocchi> a zero emissioni. Evidenziando che dall’Europa agli Usa fino alla Cina, l’industria è in cerca di nuove ricette per abbattere i costi e alzare i numeri della produzione con nuove
strategie. Al setaccio anche la world car, la necessità di cambiare pelle con una nuova piattaforma modulare che farà da base a tutte le elettriche del Gruppo Volkswagen, la caduta dell’ultimo tabù della Jaguar che sposa la batteria, la strategia con la…scossa di Psa, la filosofia Zev by Renault, il lusso elettrico evocato da Mercedes e da Volvo, l’addio ai motori tradizionali da parte di Smart, le emissioni.
E poi l’indispensabile rivoluzione del Design per ospitare le nuove tecnologie, auto autonoma compresa. Tutti in fila indiana per il progresso. Secondo Charles Trevail, Global Chief Executive Officier di Interbrand  <i marchi che stanno crescendo più velocemente sono quelli che comprendono i loro clienti e fanno scelte strategiche>. A guidare la <carovana>, anche se fuori dal panorama automotive, sono però Google, Apple, Amazon, Microsoft e Tencent.

Molti anni addietro, la carta carbone era l’antenata della fotocopiatrice. Si usava  negli
uffici. Da tempo, anche nel mondo dell’auto, i marchi che lanciano l’idea di una innovazione si tirano dietro gli altri brand.

Qualche esempio: la marmitta catalitica, i motori ibridi, quelli elettrici, i plug-in, l’idrogeno, il metano, il portellone posteriore della vettura che si apre agitando il piede sotto la carrozzeria, lo Start&Stop, i fari a Led, le versioni speciali, il parcheggio assistito, l’anticipo
di guida autonoma. Poi la moda irrefrenabile dei crossover, dei Suv. Per non parlare di Grip control per il Radar Brake Support, per l’Adaptive Cruise Control, per il clima automatico, per i fari Led e allo xeno, per i sedili riscaldabili, per i navigatori, per le
telecamere posteriori, per la funzione Mirror Link e Carplay per smartphone ed altre mille diavolerie.

Dall’auto sperimentale come l’Audi A7 con Jack alla guida, ad esempio: nel traffico della
Monaco-Berlino per 50 km senza fare nulla. Per non parlare delle emissioni di C02 e i consumi che scendono (<Se ci sarà una normativa specifica, svilupperemo applicazioni in grado di monitorare istante per istante lo scarico dell’automobile. Oggi non è richiesto ma siamo in grado di farlo – ha detto Juergen Kirschner, vice presidente per la Ricerca applicata di Bosch>.  Nel Centro di Ricerca Bosch a Renningen, 1700 ricercatori devono trasformare in realtà, nel giro di 4 anni, connettività, elettrificazione e guida autonoma. Per loro il futuro prossimo è fatto di sistemi, apparecchiature che si collegano tra loro, si scambiano informazioni e arrivano a prendere decisioni anche in assenza dell’uomo. Nei sofisticati Centri Ricerca, disseminati in ogni angolo del mondo, vi sono laboratori dove si vive già nel domani e dove dettano legge le tecnologie avanzate con Audi, Mercedes, Bmw, Toyota, Volkswagen, Fca, Porsche, General Motors, Opel, Ford, Psa, Renault, Nissan, Honda, per citarne alcune, che investono a dismisura.
Voglia di mobilità. <Nei prossimi dieci anni l’industria dell’auto vivrà un profondo cambiamento – ha spiegato Sergio Solero, presidente e ad di Bmw Italia – e un ruolo decisivo lo giocherà la digitalizzazione. Offriamo il Connected Drive, piattaforma che consente di viaggiare collegati con il mondo esterno, altre funzioni di guida
semi-automatizzate sulla gamma attuale, dalla Serie 7 con il driving assistant plus o con la possibilità di parcheggiare l’auto con il guidatore fuori dall’abitacolo. Nella Vision Next 100, il guidatore resterà al centro dell’attenzione e diventerà un guidatore perfetto.
Vogliamo passare da una filosofia auto-centrica ad una utente-centrica. Entro il 2025 offriremo 25 modelli elettrificati>. Il potenziale acquirente saprà alla fine scegliere su cosa orientarsi in questo supermercato avveniristico della quattro ruote?

La risposta la forniranno soltanto i dati di vendita nei mercati mondiali.

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *