Il mondo dell’automobile è avanti. In tutto. Anche nel saper comunicare.

Volkswagen e non solo questa grande Casa tedesca ha inventato pubblicità incredibili che sono entrate nella leggenda. Come quando pensò per enfatizzare la qualità costruttiva della Golf lo spot con l’orecchino. O per esaltare le doti della trazione integrale di Audi la risalita di una “quattro anelli” su un trampolino di lancio.

In poche parole ha puntato su valori concreti per creare miti.

In altri settori non è così.

Oggi apre l’Expo. Mi chiedo: chi ha fatto il filmato con Bocelli? E chi l’ha autorizzato? Mi viene da dire una massa di gente poco illuminata!

Le immagini dall’alto di Milano sono una vera stupidata e testimoniano che siamo un Paese di citrulli che non hanno mai messo il naso fuori dal paesello.

Il vero valore aggiunto sta nel basso di Milano, non nell’alto, Mi spiego: tutte le grandi città americane e asiatiche puntano sui grattacieli perché altro non hanno. Quindi ok le immagini dall’alto.

Noi invece abbiamo palazzi, storia… la cultura del cercare e girare per viuzze per andare a scovare l’artigianalità, l’unicità, il genio italico.

Tutto ciò nel filmato realizzato dal “genio expo” non lo mettiamo in evidenza.

Facciamo vedere i 4 “grattacielucoli” costruiti che fanno ridere rispetto a quelli di NY, Dubai, Singapore, Shanghai… e che non dicono che Milano è diversa. E per questo da scoprire nel suo intimo, volando…bassi.

Ma che professionalità hanno tutti quelli che si occupano di comunicazione a Expo?

Sicuramente se ci fosse qualcuno del mondo automotive sarebbe stato meglio.

 

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