In continua crescita il numero di chi si da alla fuga dopo aver provocato un incidente stradale

A proposito di “pirateria stradale”, l’ASAPS ha pubblicato un dettagliato report relativo al primo semestre 2015, che ha avuto un grande risalto anche a livello internazionale: è stato ripreso addirittura dall’Agenzia di stampa Nuova Cina
Purtroppo in Italia da gennaio a giugno Il fenomeno ha continuato a crescere del 4,3%, le vittime sono state 61, più di due alla settimana.
Seppur in leggero calo gli stati di ebbrezza, crescono i pirati positivi agli stupefacenti. Il 27% sono stranieri
Appare chiaro che, oltre a una campagna di educazione comportamentale che richiederebbe tempi lunghi, solo l’introduzione del tanto richiesto reato di “Omicidio stradale” con pene adeguate e la revoca della patente fino a 30 anni potrebbe far ridurre la voglia di fuga
Se gli incidenti stradali in generale, seppur lentamente continuano a diminuire, nessun miglioramento emerge per quanto riguarda la pirateria stradale. Dopo l’allarma per il proliferare del fenomeno in tutto il 2014 con 1.009 omissioni di soccorso e conseguenti 119 decessi e 1.224 feriti, purtroppo, anche per il primo semestre del 2015, secondo l’”Osservatorio il Centauro – ASAPS” la situazione non è per niente positiva. Nel primo semestre il report registra 484 episodi gravi o comunque significativi, 20 in più rispetto ai 464 del primo semestre 2014, con un aumento del 4,3%.
Gli eventi mortali sono stati 59, rispetto ai 56 dello stesso periodo dello scorso anno, le persone uccise hanno toccato la cifra record di 61, tre in più rispetto alle 58 vittime del 2014. Le persone ferite sono state 575, 4 in più rispetto al primo semestre 2014. E a fine luglio gli episodi sono già diventati 580 con 71 vittime e 687 feriti.
Fra le 61 vittime del semestre 33 sono pedoni, in netto aumento del 43,5% rispetto lo scorso anno quando furono 23. I feriti sono stati 206, contro i 177 delle scorso anno +16,4%.
Leggermente migliori i dati che riguardano l’altra utenza debole, quella dei ciclisti: 6 vittime contro le 10 dello scorso anno. 51 i feriti.
I pirati identificati sono stati 273 pari al 56,4%, (215 denunciati a piede libero e 58 arrestati
In crescita i pirati di origine straniera che hanno raggiunto nel semestre 2015 la quota del 27,1%, con 74 identificati, lo scorso anno furono 70, pari al 25,3%. Identico il numero degli stranieri vittime di pirateria 51 come lo scorso anno.
Le donne che si sono comportate da pirati sono state soltanto l’8,8%, ancor meno dell’anno scorso (10,1%)
Per quanto riguarda i trasgressori in stato di l’ebbrezza o drogati, i pirati per i quali si è riusciti ad accertarne lo stato di alterazione dovuto ad alcol o a droga, cioè solo quelli identificati poco dopo l’incidente sono stati 49, pari al 17,9%. 
Fra le regioni in testa nella triste graduatoria della pirateria stradale troviamo ancora la Lombardia con 89 episodi, seguita dal Veneto con 54,  Lazio con 52  e dall’Emilia Romagna con 40, la Toscana 37 e la Campania con 29.
Insomma il più deplorevole dei reati della strada non fa segnare assolutamente una inversione di tendenza, l’ASAPS ribadisce l’auspicio che con l’approvazione definitiva della legge sull’omicidio stradale – che dovrebbe essere ormai prossima –  e con l’incremento delle pene e la revoca della patente per chi si dà alla fuga, che potrà arrivare quasi a 30 anni, un periodo molto vicino all’ergastolo della licenza di guida, faccia rinsavire parecchi di coloro che dopo un incidente scappano. Certo che l’incremento delle “scoperture assicurative”, ormai stimato a quota 4 milioni di veicoli, è da ritenersi una delle principali cause di pirateria stradale; per cui un maggior controllo anche in questo senso sta diventando sempre più indispensabile.

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