La “dentiera” di Torino, un sorriso storico tra Sassi e Superga
La tranvia a cremagliera Sassi-Superga, conosciuta affettuosamente come “Dentiera”, celebra 140 anni di attività. Un autentico gioiello dell’ingegneria ferroviaria, unico nel suo genere in Italia e tra i pochissimi al mondo, rappresenta un simbolo della tradizione e dell’innovazione torinese. Questa linea storica, inaugurata il 27 aprile 1884 come funicolare a vapore, ha attraversato decenni di cambiamenti tecnologici e sociali, guadagnandosi il prestigioso riconoscimento della “Targa Oro” dell’Automotoclub Storico Italiano (ASI) per la sua importanza storica e culturale.
Originariamente concepita come una funicolare a vapore, la Sassi-Superga utilizzava il rivoluzionario sistema Agudio, basato su un cavo d’acciaio e pulegge laterali per superare le dure pendenze del percorso. La linea collegava la periferia torinese al colle di Superga, permettendo ai passeggeri di raggiungere agevolmente la celebre basilica, uno dei simboli religiosi e architettonici della città.
Nel 1934, dopo 50 anni di attività, la linea fu completamente trasformata. Fu introdotto il sistema a cremagliera e la trazione elettrica, configurazione che ancora oggi caratterizza il percorso. Questa modernizzazione permise di affrontare pendenze fino al 21 per cento e di gestire un dislivello complessivo di 425 metri lungo gli oltre tre chilometri di percorso, mantenendo al contempo efficienza e affidabilità.
Il convoglio storico della Sassi-Superga, recentemente certificato dall’Automotoclub Storico Italiano, è un vero e proprio tesoro. È composto dalle motrici D2 e D3, costruite nel 1934, e dai rimorchi D11, D12, D13 e D14, che risalgono addirittura al 1884. Questi ultimi sono tra i veicoli ferroviari più antichi ancora in servizio regolare nel mondo.
Le motrici, con la loro inconfondibile livrea rosso-crema arricchita da dettagli blu e gialli che richiamano l’araldica torinese, hanno percorso oltre 1,5 milioni di chilometri nel corso della loro lunga carriera. I rimorchi, restaurati nel 2000, conservano ancora oggi gli interni originali in legno, con sedili a panche e dettagli vintage come le ruote a raggi e targhe smaltate.
Per festeggiare questo importante anniversario, il 30 novembre scorso si è tenuta una cerimonia presso la stazione di Sassi, alla presenza di rappresentanti istituzionali, esperti del settore e appassionati di trasporti storici. L’evento, organizzato dall’ASI e dall’Associazione Torinese Tram Storici, ha incluso tour su due tram storici: il 2598 del 1933 e il 312 del 1935.
Il tram 2598, costruito dalla Fiat Materfer, rappresenta il primo esempio di tram a carrelli utilizzato a Torino. Dopo un periodo di utilizzo come mezzo tecnico, è stato amorevolmente restaurato per riportarlo alle condizioni originarie, simbolo della capacità di innovazione tecnica degli anni Trenta. Il 312, nato per la rete romana Stefer e recuperato nel 2011, testimonia invece un’altra importante fase evolutiva dei trasporti urbani.
La tranvia Sassi-Superga non è solo un mezzo di trasporto, ma un autentico museo viaggiante. Oltre a trasportare milioni di passeggeri negli anni, la Dentiera ha rappresentato un punto di riferimento per l’ingegneria ferroviaria. Il sistema a cremagliera, introdotto negli anni Trenta, è ancora oggi un modello di affidabilità.
Il valore della Sassi-Superga va ben oltre la sua funzione pratica. Questo piccolo capolavoro di tecnologia e design non è soltanto un collegamento tra Sassi e Superga, ma un ponte tra passato e futuro. È una testimonianza viva dell’evoluzione dei trasporti e della capacità torinese di coniugare tradizione e innovazione.
Preservare e valorizzare questa linea non significa solo ricordare il passato, ma anche garantire che le generazioni future possano continuare a godere di un’esperienza unica. La Sassi-Superga è più di una tranvia: è un simbolo di Torino, una pagina di storia che ancora oggi viaggia su rotaie.
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