La rivoluzione silenziosa delle flotte aziendali: nasce Best Mobility

In un’epoca in cui la mobilità aziendale si trova al centro di una trasformazione senza precedenti, tra sostenibilità ambientale, innovazione tecnologica e normative fiscali in continua evoluzione, emerge una nuova forza nel panorama italiano: Best Mobility, l’associazione che per la prima volta unisce sotto un’unica bandiera i fleet e mobility manager del nostro Paese.

Non è solo una questione di numeri, anche se i numeri parlano chiaro: oltre 83mila veicoli distribuiti su tutto il territorio nazionale. È la rappresentazione concreta di un settore che muove l’economia italiana e che finalmente ha trovato la sua voce collettiva. Best Mobility nasce dall’esigenza di valorizzare una figura professionale diventata strategica per le aziende moderne: il fleet manager, colui che gestisce non solo auto e furgoni, ma vere e proprie strategie di mobilità aziendale.

Alla guida dell’associazione è stato eletto Federico Antonio Di Paola, TLC, Fleet & Mobility Manager presso Engineering Ingegneria Informatica SPA, affiancato dai vice presidenti Laura Clemente (Angelini Industries) e Lorenzo Priano (TeamSystem). Una leadership che rispecchia la trasversalità del settore, con competenze che spaziano dall’IT alle industrie farmaceutiche, dai servizi tecnologici alle multinazionali.

L’Associazione – spiega il presidente Di Paola – nasce dalla volontà dei fleet manager di aziende di differenti settori di trovare un luogo comune di vero confronto. Un’associazione che intende riconoscere e promuovere lo sviluppo e la crescente professionalizzazione di una categoria divenuta ormai strategica per la mobilità delle aziende!.

Il debutto operativo di Best Mobility non poteva essere più tempestivo. Il webinar “Caro fisco ti scrivo”, organizzato in collaborazione con il fiscalista Francesco delli Falconi, ha affrontato uno dei temi più caldi del momento: l’impatto della nuova normativa fiscale sui veicoli in fringe benefit, entrata in vigore a gennaio 2025.

I dati emersi dall’analisi dell’associazione fotografano un settore in fase di adattamento: oltre 4 aziende su 10 hanno rinviato il rinnovo delle proprie flotte, optando per un allungamento dei contratti esistenti, mentre l’11% ha rinegoziato con le società di noleggio per scegliere soluzioni più convenienti dal punto di vista fiscale.

Best Mobility si propone di essere molto più di un semplice club di categoria. Attraverso la collaborazione con Lab Sumo, l’associazione intende sviluppare analisi e ricerche sui temi strategici per la mobilità aziendale, favorire il dialogo con istituzioni, atenei e operatori della filiera automotive, promuovere attività di formazione e aggiornamento professionale, valorizzare le competenze nell’ambito della mobilità sostenibile.

In un momento storico in cui le aziende si trovano a dover conciliare sostenibilità ambientale, efficienza economica e compliance normativa, la nascita di Best Mobility rappresenta molto più di una semplice associazione di categoria. È il riconoscimento di un ruolo professionale che si è evoluto da semplice “gestore di auto aziendali” a vero e proprio architetto della mobilità del futuro.

La vera sfida per Best Mobility non sarà solo rappresentare gli interessi dei propri associati, ma contribuire attivamente alla definizione di un nuovo modello di mobilità aziendale: più intelligente, più sostenibile, più integrato. In un Paese che ha bisogno di ripensare completamente il proprio approccio alla mobilità, i fleet manager potrebbero essere i protagonisti silenziosi di una rivoluzione che partendo dalle flotte aziendali, arriva fino alle scelte di mobilità di tutti noi.

La domanda che resta aperta è: saremo capaci di cogliere questa opportunità o continueremo a subire i cambiamenti invece di guidarli?

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