L’auto sarà anche medico ?

Il nostro dottore personale sarà la vettura che utilizziamo più spesso?

La dinamica tecnologica sembra poter rendere possibile quello che fino a pochi anni fa era pura fantascienza. Un settore molto “integrabile” con il mondo dell’automobile è quello “dell’internet of thing”, ovvero quello di oggetti che “dialogano” direttamente con noi attraverso il web. Le prospettive sono incredibili. Una vettura di classe media è già in grado di avvertirci se un pneumatico sta perdendo pressione o se il nostro stile di guida è più compatibile con una sana dormita rispetto ad un percorso in autostrada. Il prossimo “stadio” sarà quello che ci porterà a guidare vetture in grado di analizzarci giorno per giorno, indicando anche quelli che possono essere anche l’inizio di patologie in un primo periodo prive di sintomi?

Un concetto di sicurezza attiva molto avanzato, antropocentrico, dove ad essere oggetto dell’azione di prevenzione non è solo la vettura ma l’essere umano contenuto nella vettura. Un’alleanza uomo-macchina che è già evidente in una particolare versione di alcuni droni in grado di trasportare a tempo di record un piccolo defibrillatore sul luogo richiesto.

Il primo dispositivo che probabilmente vedremo sarà l’alcol interlock, ovvero una sorta di test alcolemico in grado di comunicare con i sistemi elettronici dell’auto: in caso del superamento del limite stabilito dalla legge il sistema non permetterà l’avviamento della vettura. Per ora (sembra) verrà installato solo sulle vetture di chi ha è già stato “pizzicato” mentre guidava dopo aver bevuto più del consentito.

Ma questo sarà il punto di partenza per dotare la vettura di un vero e proprio studio medico miniaturizzato in grado di farci costantemente un esame della vista e, ogni tanto, del sangue? Per non parlare della pressione sanguinea: già da anni i tapis roulant della Technogym hanno un sensore incorporato nella barra dove si possono eventualmente appoggiare le mani che capta il battito cardiaco.

Il tempo passato in auto può giocare a favore: immaginiamo quanti parametri potrebbe monitorizzare “il medico elettronico” nel corso di un viaggio lungo due ore: un’attenzione che nemmeno un grande specialista dedicata ai suoi pazienti più illustri.

Lo spunto per tutto questo è la presentazione del libro “Fisiologia clinica alla guida”, avvenuta durante la “Disruptive Week 2015”, la settimana dedicata “all’internet delle cose” e alle innovazioni tecnologiche che migliorano la vita di tutti i giorni. Un evento che si è svolto qualche settimana fa presso il Mercedes-Benz Center di via Daimler 1 a Milano. La Casa tedesca ha accolto questo tema perché nelle sue vetture sono presenti diversi dispositivi che rendono più piacevole la vita a bordo: tra le quali, ad esempio, il nightview, l’attention assist, il climatizzatore comformatic e l’ eCall (sistema di chiamata d’emergenza) che, insieme alla certificazione Ecarf (European Centre for Allergy Research Foundation) ed all’utilizzo di materiali compatibili con le persone allergiche, rendono le vetture con la Stella sensibilmente più sicure.

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