Lei guida solo perché è bella e bionda…

L’accusa neppure tanto velata è stata rivolta dal danese Marco Sorensen alla spagnola Carmen Jorda che è stata confermata dalla Renault come pilota di sviluppo del team anche nella prossima stagione di Formula 1.

“Al simulatore sono sempre stato 12 secondi più veloce di lei coprendo tra l’altro 60 giorni di prove, ossia quanto Magnussen alla McLaren averle visto rinnovare il contratto mi ha offeso talmente tanto da capire che era il momento andarmene. Purtroppo non posso permettermi i 6,7 milioni di euro che a quanto pare occorrano per comprare un sedile in F.1″, l’accusa di Marco.

“Onestamente non so chi sia questo signore, non l’ho mai visto a Enstone, l’anno scorso non faceva parte del team. Sarebbe meglio che si concentrasse sulla sua carriera, non è corretto che sottolinei le sue conquiste professionali usando il nome degli altri e il mio in particolare”, la difesa di Carmen.

Detto che non stiamo parlando di due fenomeni e che già la nuova Renault aveva fatto fuori Maldonado perché rimasto senza oro nero, sostituendolo con Magnussen, viene da chiedersi dove voglia andare la Formula 1 che dà spazio ai più ricchi e ai più belli, ignorando il talento….

Marco Lorentz Sørensen che è nato il 6 settembre 1990 ha fatto parte del programma giovani piloti Renault nel 2009, correndo in Eurocup Formula Renault 2.0, Adac Formula Master e Formula Ford inglese. Ha vinto qualche gara (16 su 137), ma non stiamo parlando di un giovane fenomeno. E’ il pilota che aveva preso il posto del nostro Davide Valsecchi come terzo pilota Lotus… Più per denari che per meriti…

Carmen Jordá che è nata il 28 maggio 1988 ha debuttato nella Indy Lights come tester della Walher Racing a Sebring nel gennaio 2010, per poi passare alla Andesen Racing squadra con cui l’8 marzo del 2010, quasi due mesi dopo il suo debutto, firmò un contratto da titolare per concorrere nella Firestone Indylight Series. Nel sui cv da corsa fatto di 129 partenze non ci sono tracce di vittorie. Nel 2012-2014 ha corso in GP3 non andando mai a punti e stazionando sempre attorno alla ventesima posizione. Non propriamente piazzamenti da giovane promessa.

Lo scandalo non è che Sorensen abbia preferito lasciare la Renault per andare a correre con la Aston Martin, probabilmente è un buon pilota, ma non un fuoriclasse e la Formula 1 può farne a meno.

Lo scandalo eventualmente è la formula 1 che non può fare a meno della bionda attira sponsor. Se cercate Carmen Jorda su google prima di arrivare ai suoi risultati, sarete travolti dalle sue foto. Una modella più che un pilota. Ci sono in giro ragazze che hanno ottenuto risultati decisamente più importanti (non dico l’arcinota Danika Patrick, ma anche la nostra Michela Cerruti per esempio). Davvero in Formula 1 è ancora necessaria la bionda per attirare gli sponsor? Fin che tratteremo le donne a questo modo è difficile che in Formula si possa davvero avere un pilota con la gonna di successo.

Che tristezza…. (tratto dal blog Motori Top Speed)

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