L’Europa è davvero pronta alla svolta green?
Molte politiche fiscali nazionali continuano a favorire i SUV a combustione rispetto ai veicoli elettrici, rallentando la transizione ecologica. Un rapporto T&E mette in evidenza la necessità di riforme fiscali e incentivi mirati per rendere gli EV più accessibili e ridurre le emissioni del settore
Nonostante l’Unione Europea abbia fissato obiettivi ambiziosi per la decarbonizzazione del settore dei trasporti, la realtà mostra un panorama contrastante. Secondo il rapporto “Are European countries steering drivers to go electric or stick to polluting SUVs?” di Transport & Environment (T&E), molti Paesi europei, anziché incentivare l’acquisto di veicoli elettrici (EV), continuano a favorire fiscalmente i SUV a combustione interna.
Il rapporto di T&E mette in evidenza come le politiche fiscali di diversi Paesi europei non siano allineate con gli obiettivi di transizione ecologica. In Germania, per esempio, le aziende beneficiano di vantaggi fiscali per l’acquisto di SUV a benzina o diesel, con un saldo positivo di 7.072 euro su quattro anni. Al contrario, in Francia, le stesse aziende pagano fino a 142.912 euro di tasse per veicoli simili, incentivando così l’acquisto di EV. Anche in Italia, sebbene la situazione sia leggermente migliore, la differenza fiscale tra EV e SUV è inferiore rispetto a Paesi come il Portogallo, dove il divario supera i 30mila euro.
Un altro ostacolo alla diffusione degli EV è la mancanza di modelli accessibili. Attualmente, solo il 17% delle auto elettriche vendute in Europa appartiene al segmento B, mentre per le auto a combustione interna la percentuale è del 37%. Il prezzo medio di un’auto elettrica in questo segmento è di circa 34mila euro, rendendole inaccessibili per molti consumatori.
I SUV, oltre a essere meno efficienti dal punto di vista energetico, contribuiscono significativamente alle emissioni di CO₂. Secondo T&E, l’adozione di EV potrebbe ridurre le emissioni di CO₂ in Europa di 20 milioni di tonnellate nel 2025, equivalente alle emissioni di otto centrali a carbone. Tuttavia, la continua preferenza per i SUV rischia di vanificare questi progressi.
Per accelerare la transizione verso una mobilità sostenibile, T&E avanza alcune proposte. Innanzitutto la riforma fiscale, cioè introdurre tasse basate sul peso e sulle emissioni dei veicoli, penalizzando i SUV più inquinanti. Inoltre, incentivi per EV accessibili, promuovendo la produzione e l’acquisto di EV nel segmento B, rendendoli più accessibili ai consumatori. Infine, obiettivi vincolanti per le flotte aziendali, con target obbligatori per l’elettrificazione delle flotte aziendali, che rappresentano il 60% delle nuove immatricolazioni in Europa.
La transizione verso una mobilità elettrica in Europa è ancora ostacolata da politiche fiscali incoerenti e dalla mancanza di EV accessibili. Per raggiungere gli obiettivi climatici e promuovere una mobilità sostenibile, è fondamentale che i governi rivedano le loro politiche, incentivando l’acquisto di EV e disincentivando quello dei SUV inquinanti.
Il rapporto completo di Transport & Environment: Are European countries steering drivers to go electric or stick to polluting SUVs?
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