Mercato dei veicoli commerciali in Europa, primo semestre negativo
La prima metà del 2025 ha segnato un periodo difficile per il mercato europeo dei veicoli commerciali. Secondo i dati ufficiali pubblicati da ACEA, tutte le grandi categorie (furgoni, camion e autobus) hanno registrato cali su base annua: i furgoni (van) -13,2% di nuove immatricolazioni, i camion (truck sopra 3,5 t) -15,4%, autobus –4,4%.
Le immatricolazioni nel settore LCV (fino a 3,5 t) sono calate con un impatto significativo da parte dei mercati principali come Germania, Francia e Italia. Il settore dei camion ha subito un calo ancor più marcato con le registrazioni scese da 183.668 unità nel primo semestre del 2024 a 155.367 nel 2025, una contrazione cui hanno contribuito tutti i principali mercati europei: Germania -27,5%, Francia -18,8%, Italia -13,3% e Spagna -13,6%.
Il segmento bus ha mostrato una contrazione più contenuta totalizzando circa 18.123 nuove immatricolazioni.
Nonostante il quadro complessivo negativo, la penetrazione di veicoli elettrici e a emissioni ridotte mostra segnali di crescita.
I camion elettrici chiudono con un +46,1% rispetto al primo semstre 2024, con 5.568 unità immatricolate, pari al 3,6% del totale, rispetto al 2,1% di un anno fa. La crescita è trainata da Paesi come Olanda (+187,6%), Germania e Francia.
I camion diesel rimangono dominanti (93,6%), ma con un calo del 17%, passando da 175.167 a 145.411 unità immatricolate.
La quota degli autobus elettrici sale al 21,6% mentre i veicoli diesel nel segmento hanno visto un calo del 6,7%, con una quota del 64,7%. La crescita degli autobus elettrici ha picchi di performance in Belgio e Germania.
I camion ibridi sono calati del 35,5% (1.247 unità), mentre i veicoli a carburanti alternativi (CNG, LPG, etanolo) hanno registrato anch’essi flessioni significative.
ACEA ha sottolineato come l’avanzamento della mobilità elettrica nel settore commerciale sia ostacolato dalla scarsità di infrastrutture adeguate, dalla limitata capacità delle reti elettriche e da incentivi insufficienti.
Il calo, come detto, è generalizzato. In Germania il mercato dei camion è in flessione del 27,5% (37.994 unità immatricolate), in Francia del 18,8% (23.167 unità), in Italia del 13,3% e in Spagna del 13,6% (14.044 unità).
Da segnalare i risultati raggiunti nei mercati emergenti: la Lituania ha raddoppiato le immatricolazioni di camion (+113,6%), mentre la Svezia ha registrato solo un lieve calo dello 0,4% (3.043 unità)
Il primo semestre del 2025 mette in evidenza un rallentamento strutturale nel mercato europeo dei veicoli commerciali, spinto da un contesto economico complesso e da una transizione energetica ancora in ritardo. Le percentuali in crescita dei veicoli elettrici rappresentano passi importanti, ma la partenza resta lenta rispetto alle necessità di decarbonizzazione.
Per invertire la rotta, le istituzioni dovrebbero accelerare lo sviluppo infrastrutturale (per esempio con colonnine ad alta potenza), rafforzare gli incentivi fiscali e supportare investimenti su veicoli commerciali puliti. In assenza di queste leve, il settore resta esposto al rischio di stagnazione prolungata.
In sintesi, il mercato europeo dei veicoli commerciali affronta una significativa contrazione generalizzata, ma mostra potenziale nella mobilità elettrica. Resta l’urgenza di un’azione coordinata tra industria e istituzioni per sostenere la transizione verso un futuro più green.
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