Mercato dell’auto italiano in flessione nonostante i 600 milioni di euro di incentivi

Il mercato automobilistico italiano continua a segnare il passo.

Ad agosto sono state immatricolate 67.272 auto, con un calo del 2,68% rispetto ad agosto 2024. È il quarto mese consecutivo in rosso, dopo luglio (-5,11%), giugno (-17,44%) e maggio (-0,16%), dopo i positivi risultati di aprile (+2,71%) e marzo (+6,22%).

Il calo cumulato gennaio-agosto 2025 è del 3,68%, e le vendite sono ancora distanti dai livelli pre-pandemia: rispetto allo stesso periodo del 2019, la contrazione arriva al -21,5%.

Sul fronte della mobilità elettrica, l’Italia resta ai margini. In agosto, la quota delle auto elettriche (BEV + PHEV) è del 12% del mercato, leggermente in calo rispetto al 12,4% di luglio, ma in sensibile crescita rispetto al 7,2% di un anno fa.

Le BEV si fermano al 4,9%, le PHEV al 7,1%. Nei primi 7 mesi del 2025, l’Italia risulta ultima tra i principali mercati UE con una quota ECV del 10,7% (BEV 5,2%, PHEV 5,5%), contro una media europea del 26,3%.

Ma sembra ci siano novità rilevanti in arrivo: il Governo ha stanziato circa 600 milioni di euro di incentivi, dedicati in particolare ai consumatori con redditi più bassi. Tuttavia secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, “l’Italia è al penultimo posto in Europa per quota di auto elettriche. Non sorprende: chi percepisce redditi bassi, anche con il bonus, non può permettersi un’auto nuova”.

A questo si aggiunge un rallentamento dei costruttori. Alcuni marchi avevano annunciato una “conversione totale” verso l’elettrico, ma ora fanno marcia indietro, soprattutto sui modelli premium.

Inoltre, ACEA e CLEPA hanno richiesto alla UE di rivedere l’obiettivo di vendere solo veicoli elettrici a partire dal 2035, giudicandolo al momento “impraticabile”.

Intanto il mercato dell’usato si conferma un porto sicuro: tra il 2019 e il 2024, il parco circolante è aumentato di 1,8 milioni di unità, segno della difficoltà nel permettersi veicoli nuovi. Come sintetizza ancora Quagliano “il vero vincitore di questa fase è il mercato dell’usato”.

In sintesi, il panorama resta complesso. La ripresa del mercato auto è rallentata, la diffusione dell’elettrico procede troppo lentamente, e gli incentivi faticano a toccare chi ne avrebbe più bisogno. Solo una strategia più inclusiva, accompagnata da politiche industriali chiare e infrastrutture solide, potrà invertire la rotta.

Nel frattempo, l’usato continua a trainare il settore.

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