NONSOLOAUTO – Quando il cielo si riempie di nuvolette (dannose)
Le scie di condensazione degli aerei, apparentemente innocue, contribuiscono significativamente al riscaldamento globale, creando una sorta di coperta termica che trattiene il calore sulla Terra. Modificare leggermente le rotte dei voli potrebbe ridurre drasticamente questo impatto climatico
Se fino a un paio di secoli fa il massimo del disagio nei cieli era un piccione dispettoso pronto a colpire con precisione millimetrica il passante di turno, oggi il problema si è fatto ben più serio. Non sono più solo gli escrementi volatili a minacciare il nostro benessere, ma qualcosa di molto più sottile e apparentemente innocuo: le scie di condensazione degli aerei, quelle affascinanti linee bianche che decorano il cielo. Ma attenzione, dietro la loro apparente innocuità si nasconde un problema climatico di proporzioni titaniche, almeno secondo Transport & Environment (T&E) l’organizzazione no-profit e politicamente indipendente con sede a Bruxelles che promuove la sostenibilità del settore trasporti europeo attraverso un cambiamento delle politiche dell’UE e globali che lo regolano i trasporti.
A sentire T&E l’aviazione contribuisce al riscaldamento globale non solo con l’emissione di anidride carbonica (CO₂), responsabile del 2-3% delle emissioni globali annuali, ma anche con una serie di altri gas e particolati, definiti emissioni non-CO₂, il cui impatto climatico potrebbe addirittura triplicare quello della CO₂ stessa.
Quando il cielo diventa una coperta termica
Il più famoso tra gli effetti non-CO₂ dell’aviazione è quello delle scie di condensazione o, come le chiamano gli inglesi, contrail. Questi filamenti bianchi si formano quando il vapore acqueo emesso dagli aerei incontra condizioni atmosferiche particolarmente fredde e umide, condensandosi in minuscoli cristalli di ghiaccio. Fin qui tutto normale, se non fosse che queste scie – ben lungi dallo svanire come un semplice sbuffo di vapore – contribuiscono a creare una sorta di coltre artificiale che trattiene il calore sulla Terra, proprio come una coperta pesante, ma in piena estate.
Ma non è finita qui. Se è vero che la CO₂ rimane nell’atmosfera per secoli, accumulandosi progressivamente, le scie di condensazione hanno un impatto più immediato, ma altrettanto devastante: nel giro di vent’anni, il loro effetto sul riscaldamento globale supera quello delle emissioni di anidride carbonica degli stessi voli.
Un problema concentrato in pochi voli
Il dato sorprendente è che il 3% dei voli globali è responsabile dell’80% del riscaldamento da contrail. Questo perché non tutti i voli generano scie persistenti: solo quelli che attraversano zone particolarmente fredde e umide danno vita a questo fenomeno. Curiosamente, i voli serali tendono a generare scie più impattanti, dato che di notte l’effetto coperta domina su quello ombrello, non essendoci il sole da riflettere.
Le zone più colpite sono Europa, Nord America e Atlantico settentrionale, dove il traffico aereo è più intenso. In Asia orientale, invece, il fenomeno è meno rilevante perché gli aerei tendono a volare a quote più basse, dove le condizioni per la formazione delle scie persistenti sono meno favorevoli.
Si può fare qualcosa? Sì, ed è anche economico!
La buona notizia è che evitare le scie di condensazione più dannose è possibile e, sorprendentemente, costa poco. Deviando appena il 3% dei voli verso rotte con condizioni atmosferiche meno favorevoli alla formazione delle scie, si potrebbe ridurre oltre la metà dell’impatto climatico delle contrail. Certo, una lieve deviazione comporta un piccolo aumento del consumo di carburante (fino al 5% per singolo volo), ma il bilancio ambientale rimane nettamente positivo: il beneficio climatico supera il danno di almeno 10 volte, e in alcuni casi addirittura 100 volte.
In termini economici, Transport & Environment stima che il costo per evitare le scie di condensazione più dannose sia di circa 4 euro per un volo transatlantico e appena 1 euro per un volo intraeuropeo. In confronto ai costi delle soluzioni per ridurre la CO₂ – come i carburanti sostenibili o la cattura diretta dell’anidride carbonica dall’aria – si tratta di una spesa irrisoria.
Carburanti puliti e nuove tecnologie
Se deviare i voli è un primo passo, un altro grande alleato nella lotta contro le scie dannose è l’uso di carburanti con meno componenti aromatici, responsabili della produzione di fuliggine, uno degli ingredienti chiave delle contrail. I carburanti sostenibili, come i biocarburanti o l’e-kerosene, contengono meno aromatici e potrebbero quindi ridurre significativamente la formazione di scie.
Anche le innovazioni nei motori degli aerei giocano un ruolo cruciale. Motori con combustione più pulita producono meno particolati, riducendo così la probabilità di formazione delle scie. Inoltre, l’intelligenza artificiale e il machine learning possono essere utilizzati per prevedere con estrema precisione dove e quando si formeranno le scie di condensazione, aiutando i piloti a scegliere le rotte migliori.
Altri nemici invisibili
Oltre alle scie, l’aviazione è responsabile di emissioni di particolato ultrafine (UFP), ossidi di azoto (NOₓ) e ossidi di zolfo (SOₓ) che peggiorano la qualità dell’aria intorno agli aeroporti e possono causare problemi di salute come ipertensione, diabete e malattie neurologiche. In Europa, si stima che circa 50 milioni di persone vivano in zone dove questi inquinanti potrebbero avere un impatto significativo sulla salute.
La riduzione di queste sostanze passa ancora una volta dai carburanti a basso contenuto di zolfo e aromatici e da motori più puliti. Insomma, affrontare il problema delle contrail non solo aiuterebbe il clima, ma migliorerebbe anche la salute di milioni di persone.
Il cielo può tornare sereno
Se è vero che l’aviazione non smetterà di esistere, possiamo almeno renderla più sostenibile. Le soluzioni per ridurre l’impatto delle contrail esistono, sono tutto sommato economiche e facili da realizzare. Sta alle compagnie aeree, ai governi e agli enti regolatori prendere sul serio il problema e mettere in atto le strategie giuste.
Quindi, la prossima volta che guardate il cielo e vedete una scia bianca, sappiate che non è solo una sorta di lunga nuvola innocente. Potrebbe essere una coperta di calore per il pianeta o l’opportunità per cambiare rotta, letteralmente e metaforicamente.
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