Nuove limitazioni all’uso della Targa prova ?

Una recente sentenza della Corte di Cassazione (III Sezione Civile, numero 17665 del 25/8/2020) rischia di aprire un fronte di conflitto con gli apparati burocratici in merito all’utilizzo della  “targa prova”, poiché se ne deduce che non si potrebbe più utilizzarla per veicoli già immatricolati, anche se circolanti per prove tecniche, collaudi e/o altri spostamenti finalizzati alla vendita del veicolo che la espone.

Questa nuova situazione genera nuovi malesseri in un mercato già profondamente sconvolto dalla pandemia e che avrebbe bisogno di condizioni di stabilità, regole certe e tranquillità per riprendersi.

AsConAuto, l’Associazione Consorzi Concessionari Auto,  costituisce una sorta di snodo centrale dei rapporti imprenditoriali tra chi vende automobili e chi si prende cura della vettura nella fase post-vendita, come officine, elettrauto e carrozzieri.   L’Associazione è diventata una protagonista del settore automotive: ormai ne fa parte più del 70 per cento delle concessionarie operative in Italia. Ad oggi sono stati distribuiti ricambi originali per un valore netto che oltrepassa i 5 miliardi di euro: un risultato fuori del comune. Altro dato da rilevare è che la rete incassi, messa a punto e realizzata dall’Associazione, garantisce una soglia d’insolvenza nella riscossione delle fatture prossima allo zero.

Il Presidente di AsConAuto Fabrizio Guidi ha ritenuto opportuno prendere posizione sul fatto con una dichiarazione esplicativa, che qui sotto riportiamo

” La nuova recente sentenza sulla “targa prova” è un orientamento giurisprudenziale della Corte di Cassazione ma non è norma. Il caso, infatti, è in evidenza al Ministero dei Trasporti con cui, tramite Federauto, siamo in contatto. Il Ministero dei Trasporti e il Ministero dell’Interno hanno predisposto uno schema di regolamento, recante modifiche al DPR 474/2001, per una ridisciplina organica della targa prova. È in corso la consultazione dei pareri richiesti. Non appena il regolamento sarà definito sarà anche nostra cura darne la necessaria diffusione. AsConAuto si era già attivata su questo tema nel 2018 a seguito d’iniziative prese da parte della Polizia Stradale di Arezzo. Di fronte a questi nuovi elementi, che turbano un mercato già devastato dalla pandemia, il pensiero della nostra Associazione è chiaro: le autorità competenti intervengano per perseguire eventuali abusi solo nei casi in cui della targa prova sia fatto un uso improprio, ma gli utilizzi professionali sono da tutelare. L’uso della targa prova ha un costo notevole. E noi lo sosteniamo convinti, per far provare l’auto, nuova, usata o riparata a un cliente, per portarla da una officina a un’altra, per lavare l’auto e così via. In questa fase l’invito da parte della nostra Associazione è quello di continuare a comportarsi come sempre. La nostra Associazione intende ribadire con forza la necessità di un rapido ripristino della chiarezza e di principi trasparenti, in base ai quali tutti i soggetti attivi nel mercato devono assumersi le proprie responsabilità: valori ai quali il nostro sistema associativo da sempre aderisce nella propria attività quotidiana al servizio dei clienti”.

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