ORIZZONTI – In Cina BYD costruisce una fabbrica più estesa di Napoli

La nuova città dei motori a Zhengzhou, su una superficie di 130 km², dovrebbe produrre oltre un milione di veicoli elettrici all’anno. Il progetto sottolinea l’impegno di BYD nell’innovazione tecnologica e nella mobilità sostenibile

Nel cuore della Cina, nella città di Zhengzhou, sta sorgendo una struttura destinata a ridefinire gli standard dell’industria automobilistica globale: la nuova megafabbrica di BYD. Secondo quanto pubblicato dal Corriere della Sera, con una superficie di 130 chilometri quadrati – superiore, per intenderci, all’estensione della città di Napoli – questo stabilimento rappresenta un audace passo verso il futuro della mobilità elettrica.

Un video recentemente diffuso online offre una panoramica della vastità del cantiere, mettendo in evidenza non solo gli edifici produttivi, ma anche le strutture ricreative e gli alloggi per migliaia di lavoratori, creando una vera e propria città industriale autosufficiente. Una volta completata, la fabbrica avrà la capacità di produrre oltre un milione di veicoli all’anno, superando significativamente in dimensioni l’impianto di Tesla in Nevada, che copre 4,5 miglia quadrate.

Questo ambizioso progetto non solo sottolinea la capacità produttiva di BYD, ma fa risaltare anche il suo interesse all’innovazione tecnologica. Recentemente, l’azienda ha presentato una piattaforma di ricarica per veicoli elettrici da 1.000 kW, più potente del doppio rispetto all’ultima generazione di Supercharger V4 di Tesla da 500 kW. Questa tecnologia promette di ridurre drasticamente i tempi di ricarica, rendendo l’esperienza dell’utente più efficiente e conveniente.

L’espansione di BYD non si limita al territorio cinese. L’azienda ha confermato la costruzione del suo primo impianto europeo a Szeged, in Ungheria, con l’obiettivo di accelerare l’accesso delle sue auto elettriche al mercato europeo. Questo stabilimento rappresenta un passo strategico per consolidare la presenza di BYD in un mercato chiave per la mobilità elettrica.

Tuttavia, l’espansione globale di BYD ha incontrato qualche difficoltà Secondo quanto affermato dal New York Post, in Brasile le autorità hanno sospeso la costruzione di una fabbrica nello stato di Bahia dopo aver scoperto che oltre 160 lavoratori cinesi erano impiegati in condizioni assimilabili alla schiavitù. I lavoratori vivevano in alloggi degradanti, con orari di lavoro eccessivi e restrizioni alla loro libertà di movimento. BYD avrebbe rescisso il contratto con l’appaltatore coinvolto e trasferito i lavoratori in alloggi adeguati, collaborando con le autorità brasiliane per risolvere la situazione.

La megafabbrica di Zhengzhou rimane un simbolo della visione di BYD per il futuro della mobilità elettrica. Con una capacità produttiva senza precedenti e un’infrastruttura all’avanguardia, questa struttura potrebbe consolidare la posizione di BYD come leader nel settore dei veicoli elettrici, contribuendo in modo significativo alla transizione globale verso forme di trasporto più sostenibili.

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