Pagelle ImolaGp: bocciato Leclerc non la Ferrari

Le pagelle del Gran premio del made in Italy che non ha visto festeggiare l’Italia. Delusione rossa. Non per la Ferrari però, la macchina non è uscita battuta. Leclerc sì.

10 a Max Verstappen che ha incassato il bottino pieno: 34 punti sui 34 a disposizione. E’ stato fortunato in qualifica, perfetto nel resto del weekend (partenza della Sprint a parte). Per batterlo serve essere altrettanto perfetti. Charles non lo è stato.

9 a Sergio Perez. Quest’anno ha un ritmo diverso. Non perde le occasioni, non sbaglia neppure sotto pressione. Può portare punti importanti alla Red Bull e consentire strategie differenti. E’ un secondo di peso, cosa che Sainz non riesce ancora ad essere.

8 a Lando Norris. Appena ha avuto l’occasione l’ha sfruttata riportando la McLaren sul podio. E’ vero che è arrivato a 34″ dal vincitore, ma ha potuto bere lo spumante italiano. Beato lui.

7.5 a George Russell. Si aspettava una Mercedes diversa, ma forse non si aspettava di avere 21 punti in più di Lewis dopo quattro gare. Deve solo avere pazienza.

7 a Valtteri Bottas. Un quinto posto con l’Alfa Sauber merita una festa. Gli è mancata la zampata per andare all’attacco della sua vecchia squadra, ma non è mai stato un attaccante tosto. Non può diventarlo oggi.

6 a Sebastian Vettel. E’ tornato in zona punti, ha tenuto lontano baby Stroll. Davanti a quello che un tempo era il suo pubblico ha rivisto una lucina in fondo al tunnell. Come la Aston Martin che almeno ha portato due auto in zona punti.

5 a John Elkann, il presidente Ferrari parla poco e quando parla lo fa in inglese. Ma dai… siamo seri. Siamo italiani. Non dico parlare modenese, ma almeno italiano sì.

4 a Lewis Hamilton. Chiudere 13° senza riuscire a passare Gasly non aggiunge nulla alla sua carriera. Restare ancora lontano dal compagno segnala un certo malessere. Non era più abituato a lottare per certe posizioni. Sembrava quasi svogliato. Si può capirlo.

3 alla Mercedes. Ha messo in pista un’auto complessa e poco competitiva. Difficile prevedere rivoluzioni nelle prossime gare. Ma un miglioramento arriverà.

2 a Mick Schumacher. E’ in un momento durissimo della carriera. Magnussen arriva a punti, lui è ancora a zero, complice un errore che ha messo k.o. anche il povero Alonso. Deve darsi una svegliata per prolungare il sogno di meritare la Formula 1.

0 a Charles Leclerc. Ha ammesso l’errore. Ha attaccato per strappare a Perez il secondo posto. Per prendere tre punti in più ne ha persi sette. Un bilancio negativo. Gli servirà da lezione. Oggi ha una Ferrari per vincere il Giro, non una tappa.

 

n.g. Carlos Sainz. Dopo la grande rimonta nella Sprint meritava più fortuna in gara. Non è uscito per colpa sua (ma di Ricciardo) e la fortuna non lo ha aiutato. Due zeri di fila sono pesanti. Ma ha il futuro davanti a sé. Deve crederci e non abbattersi. (topspeedblog.it)

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