A Parigi non si circola senza il bollino “Crit’Air”
Dalle parole, ai fatti. A Parigi la guerra annunciata alle auto in città inizia seriamente, intanto con il riconoscimento palese della categoria alle quali appartengono le auto. Diventa, infatti, obbligatorio “Crit’Air”. Si tratta di un bollino da esporre sul parabrezza per identificare immediatamente se si tratta di un veicolo Euro 2, 3, 4, 5, 6, ibrido o elettrico.
Sei le categorie e per ognuna un adesivo di colore diverso: quello grigio è per i veicoli Euro 2; quello marrone indica gli Euro 3; l’arancione per i diesel Euro 4 e i benzina Euro 2 e 3; il giallo per i diesel Euro 5 e 6 e i benzina Euro 4; il viola invece è dedicato ai benzina Euro 5 e 6; infine i veicoli elettrici avranno un adesivo bianco e verde.
Questi bollini permetteranno, quindi, alla Polizia di sanzionare più facilmente chi non rispetti le regole di ingresso in città. Tutti gli automobilisti parigini, e presto anche quelli che provengono dalle altre città, dovranno munirsi online del bollino giusto per la propria auto se vorranno circolare tranquilli nel perimetro cittadino.
Questo primo passo va nella direzione più volte annunciata dal sindaco Anne Hidalgo che ha già dichiarato di voler bandire entro il 2020 tutti i veicoli di classe 2, 3 e 4. (https://autologia.net/a-parigi-senzauto/)
Intanto, già da subito tutte le auto immatricolate tra il 1° gennaio del 1997 e il 31 dicembre del 2000 omologate Euro 2, non potranno più circolare tra le 8 e le 20 dei giorni feriali. Nei mesi scorsi l’inquinamento sulla capitale francese aveva raggiunto livelli preoccupanti e il sindaco aveva dovuto più volte bloccare il traffico e offrire il trasporto pubblico gratis. Trasporto pubblico che a Parigi c’è e funziona bene…a Parigi…
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