PARTNERSHIP – Quando il comfort piemontese viaggia nel deserto arabo
La Sabelt di Moncalieri, celebre per i suoi sedili sportivi di alta gamma, firma un accordo da 145 milioni di dollari con Ceer, il pioniere saudita dell’auto elettrica. Una partnership che promette di far sedere comodamente gli sceicchi del futuro su un pezzo di made in Italy
In un’epoca in cui il lusso automobilistico si sta elettrificando più velocemente che mai, arriva una notizia che fa brillare gli occhi degli appassionati di automotive made in Italy. La Sabelt di Moncalieri, piccolo gioiello industriale alle porte di Torino, ha appena firmato un accordo molto importante.
L’azienda piemontese – vera e propria esperta nell’arte di far sedere comodamente piloti e passeggeri – ha siglato una partnership da 145 milioni di dollari con Ceer, il primo produttore di veicoli elettrici dell’Arabia Saudita. Una stretta di mano che vale più dell’oro nero del deserto.
Fondata nel 1972, Sabelt si è costruita una reputazione granitica nel mondo delle competizioni automobilistiche, diventando il fornitore di fiducia di marchi che fanno sognare gli appassionati: Ferrari, McLaren, Aston Martin, Alpine e Maserati. Non male per un’azienda che ha iniziato producendo cinture di sicurezza e oggi detta legge nel campo dei sedili high-tech.
Dall’altra parte del tavolo c’è Ceer, la giovane e ambiziosa casa automobilistica saudita, nata dalla visione del principe Mohammed bin Salman nell’ambito del programma Vision 2030. L’azienda rappresenta la punta di diamante della strategia saudita per diversificare l’economia oltre il petrolio, puntando su innovazione e sostenibilità.
Il cuore dell’accordo è lo sviluppo di sedili sportivi all’avanguardia, progettati su misura per i futuri modelli di berlina e SUV elettrici di Ceer. Non stiamo parlando di semplici poltrone su ruote: questi sedili integreranno un sistema di cinture ABTS dentro una struttura metallica con un punto H particolarmente basso – caratteristica tipica delle auto sportive che fa brillare gli occhi dei puristi.
Jim DeLuca, CEO di Ceer, non nasconde l’entusiasmo: “Questa partnership ci permetterà di offrire ai nostri clienti un’esperienza di guida degna delle migliori auto sportive”. Gli fa eco Giorgio Marsiaj, fondatore e CEO di Sabelt, che vede in questa collaborazione non solo un successo commerciale ma anche una conferma della capacità italiana di innovare nel rispetto della tradizione.
E mentre i progettisti di entrambe le aziende sono già al lavoro per creare il perfetto connubio tra comfort desertico e DNA sportivo italiano, non possiamo fare a meno di sorridere pensando che presto qualche sceicco potrà godersi il proprio SUV elettrico seduto su un pezzo di Piemonte. Come dire: dal tartufo alle dune, il passo è più breve di quanto si pensi.
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