REGOLAMENTI – Un manifesto guida la componentistica verso la sostenibilità

CLEPA, l’Associazione europea della componentistica automotive, ha presentato una roadmap per guidare il settore verso la neutralità climatica e l’economia circolare. L’obiettivo è raggiungere un futuro sostenibile ed efficiente

Le normative poco chiare o eccessivamente complesse sono un vero… rompicapo per l’industria della componentistica automotive: ne rallentano l’innovazione e complicano la transizione verso la sostenibilità. Per questo motivo è stata redatta una nuova guida che potrebbe fare chiarezza, il “Manifesto sulla sostenibilità” di CLEPA, l’Associazione europea della componentistica automotive.

Si tratta di una roadmap dettagliata che punta a trasformare il settore attraverso quattro pilastri fondamentali: azione per il clima, economia circolare, catena di fornitura responsabile e transizione equa. L’obiettivo è raggiungere la neutralità climatica, ottimizzare l’uso delle risorse, garantire un approvvigionamento etico e sostenere i lavoratori in questa trasformazione epocale.

Un manifesto per innovazione e sostenibilità

Il settore della componentistica automotive è già all’opera per ridurre il proprio impatto ambientale e sociale. Tra gli obiettivi chiave delineati dal Manifesto spiccano: la neutralità climatica entro il 2040 per le emissioni dirette; zero rifiuti in discarica e aumento del riciclo, in linea con l’obiettivo dell’UE di ottenere il 25% delle materie prime critiche attraverso il recupero; una maggiore indipendenza e responsabilità nelle catene di fornitura, per minimizzare gli impatti negativi su diritti umani e ambiente; la formazione continua in modo che entro il 2030, il 5% dei lavoratori sia coinvolto ogni anno in programmi di aggiornamento e riqualificazione.

Numeri che parlano chiaro

Il settore non parte da zero. I dati dimostrano un impegno concreto: i 29 maggiori fornitori europei hanno ridotto le loro emissioni di CO₂ dell’8,4% tra il 2022 e il 2023 e aumentato il riciclo e recupero degli scarti di produzione fino all’85,8% nel 2022. Ma per proseguire su questa strada, serve un supporto deciso da parte delle istituzioni.

L’industria della componentistica automotive non chiede scorciatoie, ma regole del gioco chiare e orientate all’innovazione. CLEPA sottolinea la necessità di un quadro normativo tecnologicamente neutrale, capace di bilanciare sostenibilità ambientale, equità sociale e crescita economica. Inoltre, l’attuale regolamentazione ESG (Environmental, Social and Governance) dovrebbe incentivare l’innovazione, piuttosto che appesantire le aziende con obblighi burocratici.

Benjamin Krieger, segretario generale di CLEPA, ribadisce l’importanza di questo approccio: “Per mantenere lo slancio della trasformazione sostenibile, l’Europa ha bisogno di condizioni di investimento competitive e di una regolamentazione che supporti l’innovazione anziché ostacolarla. Il nostro Manifesto fornisce un itinerario chiaro per un futuro sostenibile ed efficiente”.

Anche Marco Stella, presidente del gruppo componenti ANFIA e vice presidente CLEPA, mette in evidenza la necessità di un intervento istituzionale: “Le nostre aziende hanno sempre puntato sull’innovazione, ma senza un quadro normativo favorevole rischiamo di perdere terreno rispetto ai concorrenti globali. Servono politiche che rendano gli investimenti in R&D più accessibili e una maggiore attenzione ai costi energetici”.

Il futuro, un bivio tra ostacoli e opportunità

Il settore automotive europeo ha già dimostrato di saper innovare e adattarsi ma, senza un adeguato supporto normativo, la strada verso la sostenibilità rischia di diventare una salita ripida e accidentata. Il Manifesto di CLEPA offre una mappa chiara, ora tocca ai politici garantire che le regole del gioco favoriscano la trasformazione, anziché frenarla.

Dopotutto, l’innovazione è come un motore: per funzionare al meglio, ha bisogno dei giusti carburanti. E uno di quei carburanti, oggi, si chiama regolamentazione intelligente.