Renault, de Meo: Rispetteremo le regole sulla CO2, ma vanno considerate tutte le tecnologie

Intervenendo al Summit digitale “Made in Italy” organizzato da Sole 24 Ore e Financial Times (4-5-6 ottobre), il CEO del gruppo Renault Luca de Meo ha parlato della propria azienda nel contesto dedicato alle strategie di sviluppo nel difficile scenario attuale.

«In questo momento in Renault c’è un coraggio e una vitalità che raramente ho visto in 30 anni di lavoro. Sono ottimista che sapremo cavarcela. Due anni fa l’azienda era in grandissima difficoltà e abbiamo avuto la sfortuna di aver incontrato due cigni neri (il Covid e la crisi legata alla carenza di offerta di alcuni componenti, soprattutto semiconduttori), poi c’è stata la crisi Ucraina e noi facevamo circa il 20% dei volumi in Russia, ma il tema delle sanzioni internazionali ci impediva di produrre, così abbiamo dovuto prendere la dolorosa decisione di uscire» ha spiegato de Meo. Sottolineando che «A volte le crisi diventano opportunità e ci siamo ricentrati su altri mercati e altri segmenti; ora le cose stanno andando bene. In questo contesto, tuttavia, c’è una possibile recessione e sarà un’altra prova, ma abbiamo dimostrato di essere resistenti e che sappiamo passare altre acque tempestose».

Renault rispetterà i limiti imposti dalla Ue sulle emissioni, ma resta convinta del fatto che alcune tecnologie non vanno abbandonate perché il nemico è la CO2, non le tecnologie.

«Siamo stati abbastanza chiari sulla nostra posizione, ci siamo battuti perché il limite temporale sullo stop alle auto termiche fosse spostato un po’ più in là. Ma si va in altra direzione» ha detto de Meo, che difende l’idea di «Misurare l’impatto delle varie tecnologie dall’inizio alla fine e non solo quello energetico di muovere un veicolo. Siamo più dell’idea che va guardata tutta la catena e, se la guardiamo da questo punto di vista, ci sono altre tecnologie che possono dire la loro. In questo contesto le autorità devono darci un’idea di dove dobbiamo arrivare, però devono lasciare spazio ai tecnici di trovare la soluzione e di come arrivarci. Ad ogni modo, se queste saranno le regole, le rispettiamo. Renault ha già in programma di essere 100% elettrico dal 2030, ma dobbiamo darci anche un piano B, perché alla fine chi ha ragione è il cliente e il mercato. Lasciarsi delle opzioni aperte non è stupido». Infine, su digitalizzazione e transizione, le due grandi sfide del settore, de Meo ha detto: «La digitalizzazione e la transizione ecologica sono le due più grandi sfide che abbiamo davanti a noi come settore automotive. In alcuni ambiti, in particolare la transizione ecologica andrà a cambiare nostro modello di business. È interessante essere alla guida di una grande azienda per poter accompagnare questo processo di trasformazione» (autolinknews.com)

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