SCENARI – La crisi di Tesla in un settore in crescita
Musk e Tesla affrontano una grave crisi d’identità, con proteste e un crollo del valore azionario, ma questo potrebbe essere l’impulso necessario per una democratizzazione delle auto elettriche, rendendole più accessibili e meno elitarie
Quello che sembrava il genio ribelle destinato a cambiare per sempre le regole del gioco, ora si trova di fronte a un’impegnativa crisi d’identità. Il protagonista di questa storia triste è naturalmente Elon Musk che in non smette mai di parlare e far parlare di sé. Le sue dichiarazioni politiche e le sue azioni hanno scatenato un vero e proprio esodo dalla piattaforma X (ex Twitter) e non solo: la sua azienda automobilistica sta vivendo un momento di forte turbolenza. Proteste pacifiche, episodi di vandalismo nelle concessionarie e un crollo del valore di Tesla di quasi il 50% in due mesi sono gli effetti più evidenti.
La democratizzazione delle auto elettriche
Ironia della sorte, le controversie che hanno colpito Tesla potrebbero essere la spinta necessaria per una diffusione più ampia delle auto elettriche. Il settore, infatti, ha bisogno di superare la sua immagine di tecnologia d’élite per conquistare il grande pubblico. Quando Tesla è diventata la prima casa automobilistica americana a quotarsi in borsa dal 1956 (l’ultima era stata la Ford), il mercato delle auto elettriche era ancora di nicchia. Nel 2013, il primo rapporto Global EV Outlook dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) registrava meno di 60mila veicoli elettrici su strada in tutto il mondo. Oggi, quella cifra viene superata ogni giorno in termini di vendite globali.
Se da un lato è innegabile che Tesla abbia giocato un ruolo da pioniere nella transizione elettrica, dall’altro la sua strategia di marketing ha sempre puntato a un pubblico ben preciso: uomini facoltosi, amanti della tecnologia e poco attenti al prezzo. Secondo diversi studi – ma la situazione è talmente palese che forse non erano necessari, questi studi – i primi acquirenti di auto elettriche in Nord America ed Europa sono stati prevalentemente uomini con redditi elevati. La ricerca suggerisce che non fosse solo una questione di ricchezza o di genere, ma della combinazione dei due fattori: essere uomini e benestanti aumentava notevolmente la probabilità di possedere un veicolo elettrico.
Ora serve un cambio d’immagine
Nonostante il calo dei prezzi dei modelli Tesla (nel Regno Unito, per esempio, una Model 3 parte da circa 40mila sterline), il marchio continua a essere percepito come elitario. Questo potrebbe spiegare perché molte persone considerano ancora le auto elettriche come un lusso inaccessibile. Tuttavia, la realtà del mercato sta cambiando rapidamente. Nuovi produttori stanno introducendo modelli più economici e il mercato dell’usato sta crescendo.
Secondo il più recente rapporto della IEA, le auto elettriche stanno finalmente diventando un prodotto di massa. Per consolidare questa tendenza, è necessario cambiare la narrazione: non più solo tecnologia futuristica per pochi, ma un’alternativa concreta, accessibile e vantaggiosa. I consumatori devono essere rassicurati sui benefici ambientali, sui costi ridotti di gestione e sulla sicurezza di questi veicoli.
Passaparola meglio della pubblicità
Una delle leve più efficaci per incentivare la transizione è il passaparola. Studi dimostrano che la fiducia nel prodotto cresce quando il consiglio arriva da amici, colleghi o familiari, piuttosto che da una pubblicità. I primi utilizzatori di EV spesso diventano veri e propri ambasciatori della mobilità elettrica, condividendo esperienze e consigli pratici su ricarica e tariffe energetiche.
Un’altra direzione interessante è la condivisione dell’auto. Se le comunità adottassero più modelli di car sharing elettrico, i benefici ambientali sarebbero ancora maggiori: non solo meno emissioni, ma anche meno auto sulle strade.
Tesla sta affrontando una delle sue fasi più critiche, ma il settore delle auto elettriche non si fermerà per questo. Al contrario, la crisi del marchio può essere l’occasione per rendere la mobilità elettrica più inclusiva, accessibile e accettata dal grande pubblico. Il futuro è elettrico, e forse il vero successo non sarà vendere più Tesla, ma vedere le strade popolate da una nuova generazione di veicoli sostenibili, alla portata di tutti. Magari in arrivo nel nostro continente senza dazi dalla Cina…
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