SCENARI – Tesla nella tempesta con Musk al bivio
Ross Gerber, storico sostenitore di Tesla, lancia un attacco diretto a Elon Musk, accusandolo di trascurare l’azienda a causa dei suoi molteplici impegni. Con un calo del 40% del valore azionario, Tesla si trova in una crisi profonda
Una tempesta potrebbe presto abbattersi sul ponte di comando di Tesla. Ross Gerber, investitore di lunga data e fervente sostenitore del marchio, ha deciso che è giunto il momento di cambiare rotta. “Il problema – ha dichiarato Gerber – non è il suo impegno nel governo, ma dove spende il suo tempo. E quello non è in Tesla”. Un bel siluro diretto a Elon Musk.
Una dura critica
Gerber, noto per la sua franchezza, non ha lesinato critiche: “La reputazione della compagnia è stata distrutta. Le vendite stanno precipitando per cui sì, c’è una crisi”. E con un tonfo di 800 miliardi di dollari nel valore di mercato da dicembre, chi potrebbe dargli torto?
Secondo un’analisi di Bloomberg, nel primo trimestre del 2024 Tesla ha registrato un calo delle consegne del 13% rispetto all’anno precedente, un segnale preoccupante per un’azienda che ha fatto della crescita costante uno dei suoi marchi di fabbrica.
Troppi impegni per il boss…
Musk, nel frattempo, sembra avere più cappelli di quanti ne possa indossare. Tra SpaceX, Neuralink, The Boring Company e ora anche il ruolo nel governo, viene da chiedersi se abbia scoperto il segreto per giornate da 48 ore. Ma Gerber non è convinto: “È tempo che qualcuno diriga Tesla. Il business è stato trascurato troppo a lungo”.
Il Wall Street Journal ha riportato che Musk trascorre meno del 20% del suo tempo con Tesla, concentrandosi sempre più su X (l’ex Twitter) e sulle sue altre imprese. Questo distacco sta generando crescente preoccupazione tra gli investitori.
Uno scenario pieno di concorrenti
Oltre i confini, le case automobilistiche stanno accelerando le esportazioni verso gli Stati Uniti in questi ultimi giorni di marzo, e annunciando investimenti per la produzione in loco evitando i così dazi che entreranno in vigore il 2 aprile. Marchi come Jaguar Land Rover e Geely (Volvo) sono particolarmente esposti, con percentuali anche vicine al 100% delle loro vendite negli USA provenienti da importazioni.
Un rapporto di McKinsey mette in evidenza che il mercato dei veicoli elettrici sta diventando sempre più competitivo. Aziende cinesi come BYD stanno rapidamente guadagnando quote di mercato, minacciando la leadership di Tesla.
Un futuro davvero incerto
L’azionista attivista William Ackman ha recentemente commentato: “Tesla non è più solo un’azienda automobilistica, è un ecosistema tecnologico. Ma per mantenersi al vertice, serve una guida coerente e dedicata”.
I dati di Goldman Sachs mostrano che gli investitori stanno progressivamente perdendo fiducia. Il titolo Tesla ha perso oltre il 40% del suo valore nell’ultimo anno, un declino che riflette le crescenti perplessità sulla strategia aziendale.
In questo scenario turbolento, Antonio Lubrano affermerebbe che “una domanda sorge spontanea”: Elon Musk riuscirà a rimettere le mani sul volante di Tesla, o sarà costretto a cedere il posto di guida? Nel frattempo, gli investitori tengono il fiato sospeso, sperando che la compagnia non finisca fuori strada.
Il prossimo consiglio di amministrazione e l’assemblea degli azionisti saranno cruciali per determinare il futuro di Tesla e del suo controverso fondatore.
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