SCENARIO – Il celeste impero (elettrico) colpisce ancora

La Cina è diventata una superpotenza nel settore automobilistico, con una miriade di marchi pronti a sfidare i colossi occidentali. Un’esplosione di innovazione tecnologica, economie di scala impressionanti e un vantaggio cruciale nell’era dell’elettrico

Negli ultimi anni, la Cina ha rafforzato la sua supremazia nel settore automobilistico globale, trasformandosi in un vero e proprio colosso delle quattro ruote. Basta mettere piede nel Paese per rendersi conto della miriade di marchi sconosciuti al pubblico occidentale, frutto di un mercato interno che per anni ha spinto la produzione oltre ogni aspettativa.

Fino a poco tempo fa, la domanda locale era talmente alta da assorbire quasi tutta l’offerta, permettendo ai costruttori cinesi di concentrarsi esclusivamente sul proprio territorio. Ma ora, con un mercato più equilibrato, l’industria automobilistica cinese ha messo nel mirino il palcoscenico globale, pronta a sfidare i giganti europei e americani.

Il vantaggio competitivo? Economie di scala impressionanti e un tempismo perfetto: la loro ascesa è coincisa con l’esplosione della mobilità elettrica, consentendo loro di posizionarsi in prima linea nella rivoluzione EV.

Pescando nella miriade di costruttori cinesi grandi e piccoli, eccone nove che promettono di ridefinire il futuro dell’automotive.

Da giganti locali a star globali

GAC Group (Guangzhou Automobile Group) – Nel 2021 GAC Group ha venduto circa 450 mila veicoli, ma già due anni dopo le vendite hanno superato quota 2,5 milioni. Oltre a produrre auto per Toyota, Honda, Mitsubishi e Stellantis, l’azienda ha stretto una joint venture con Toyota per la produzione di EV a prezzi accessibili. Obiettivo del gruppo è espandere la presenza internazionale e consolidarsi come leader nel settore dei veicoli elettrici.

BYD (Build Your Dreams) – Fondata nel 2003 con l’acquisizione della Qinchin Automobile Company, BYD è oggi una delle aziende automobilistiche cinesi più innovative. Vende regolarmente oltre 3 milioni di veicoli all’anno e si proclama il primo produttore in Cina. Specializzata in veicoli elettrici, BYD sta già spingendo fortemente sul mercato globale, con una gamma prevalentemente composta da SUV elettrici.

Dongfeng Motor Corporation – Non solo produce auto per marchi come Honda, Nissan, Kia e Peugeot, ma ha anche una vasta gamma di brand proprietari, tra cui Venucia, Fengdu, Aeolus, Forthing e Voyah. Vende circa 2,2 milioni di vetture, prevalentemente in Cina mentre in Europa l’azienda cerca di penetrare il mercato con veicoli commerciali leggeri.

FAW Group (First Automotive Works) – È stata tra i primi produttori cinesi a collaborare con Volkswagen negli anni Ottanta, assemblando la Scirocco. Oggi i suoi volumi produttivi superano i 3,5 milioni di auto e tra i suoi marchi vanno ricordati Bestune, Jiefang e Hongqi. Quest’ultimo è presente in Europa, sebbene in maniera limitata, con una maggiore diffusione in Norvegia.

Chery Automobile – È stata una delle prime case automobilistiche cinesi a tentare di entrare nei mercati internazionali, ma inizialmente con scarso successo. Oggi, l’azienda si concentra sui mercati emergenti come Brasile e Malesia, dove ha recentemente rilanciato le sue operazioni. Uno dei pochi costruttori cinesi con impianti di produzione all’estero, Chery commercializza veicoli sotto i marchi Chery, Karry, Exeed e Jetour, con vendite globali vicine ai 2 milioni di veicoli.

SAIC Motor Corporation – Proprietaria dello storico marchio britannico MG, che ha rilanciato con successo a livello globale, SAIC possiede anche Maxus, derivato dalla storica Lancashire Steam Motor Company fondata nel 1896. Tra gli altri marchi figurano Feifan e Wuling, quest’ultimo produttore dell’EV più venduto in Cina, il Wuling Hongguang. SAIC ha stretto collaborazioni con Volkswagen, General Motors e Iveco e vende oltre 5 milioni di auto all’anno.

GWM (Great Wall Motors) – È specializzata in SUV, con marchi come Haval, Wey, Tank, ORA e Great Wall. Sebbene non abbia ancora sfondato nei mercati occidentali, sta cercando di attrarre i giovani acquirenti con modelli economici e dal design accattivante, come la ORA Good Cat. Dei circa 1,2 milioni di auto che produce, circa 316 mila sono destinate all’esportazione.

Geely Group – È una delle case automobilistiche cinesi con la maggiore presenza internazionale. Fondata nel 1997, ha acquisito brand come Volvo, Lotus e Proton, e ha lanciato marchi innovativi come Lynk & Co, Polestar, Zeekr e Geometry. Le sue vendite sono in costante ascesa, sfiorando i tre milioni di unità l’anno scorso.

Changan Automobile – Con sede a Chongqing, ha legami storici con Ford e Mazda, è di proprietà statale ed è una dei top seller nazionali. Attualmente sta investendo nella creazione di stabilimenti in Europa per soddisfare la crescente domanda internazionale.

Il futuro elettrico e cinese dell’auto

I produttori cinesi stanno rapidamente scalando le classifiche globali, grazie a una combinazione di innovazione tecnologica, economie di scala e una forte spinta verso l’elettrificazione. Nei prossimi anni è probabile che molti di questi marchi diventino sempre più presenti anche sulle strade europee e americane. Il futuro dell’industria automobilistica potrebbe essere ancora più cinese di quanto immaginiamo.

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