Sette domande a Giuseppe Trucchi
È stato primario di neuropsichiatria infantile, oggi siede nel consiglio comunale di Bordighera, la “citta’ delle palme”, ed è riconosciuto come un cittadino impegnato, un vero “ citizen” come direbbero gli inglesi, che del resto a Bordighera ci vissero eccome, facendone una colonia a fine ottocento, quando la località’ di villeggiatura contava più inglesi che italiani .
Appartiene a una famiglia di imprenditori noti nel campo dei servizi per l’edilizia.
1) La tua prima auto
La Lancia Fulvia di mio padre
2) La strada del cuore, c’è una strada che ti piace percorrere ?
Il pezzo di autostrada Salerno Reggio Calabria ultimi 40 Km quando senti che arriva la Sicilia e poi ci scendi incontro
3) E dietro la curva ?
Dietro la curva sempre la speranza di vedere una cosa bella come in montagna dietro una cima o un passo
4) E oggi, in questo tempo sospeso, ti manca l’auto ?
Non particolarmente, ma ogni tanto penso di partire all’improvviso e non fermarmi più
5) Che cosa rappresenta per te un automobile
Fondamentalmente un mezzo utile, ma a volte l’idea di scappare
6) Preferisci guidare o essere passeggero ?
Preferisco, anzi voglio guidare perché faccio fatica a non avere il controllo delle situazioni
7) Un viaggio in auto che rifaresti, e con chi ?
Il viaggio in Svezia e Norvegia con Carla, quando ho guidato tutta la notte per arrivare nell’isola di Sylt, poiché non avevamo trovato posto in albergo
7 bis) E invece, che avresti sempre voluto fare
Da giovane molte volte avrei voluto partire all’improvviso e poi per abitudine, lavoro o paura rinunciavo
7 tris) Specchietto retrovisore o sguardo avanti ?
Tutte e due le cose, guardare indietro per andare avanti
Grande Beppe, l’ho conosciuto proprio ai tempi della Fulvia.