Strisce blu: sosta gratis se il parcometro è sprovvisto di bancomat

Una giovane praticante fresca di studi di giurisprudenza lo scorso settembre, come racconta citytech, dopo aver parcheggiato la sua auto sulle strisce blu nella cittadina di Fondi (LT), non avendo monete per pagare la sosta, era stata praticamente costretta a non fare il ticket. I parcometri della città erano infatti, non solo sprovvisti di bancomat ma anche di pagamento con banconote. Al rientro aveva trovato una multa di 41 euro per cui aveva deciso di fare ricorso. A distanza di cinque mesi il Giudice di Pace di Fondi le ha dato ragione richiamando, nello specifico, la Legge di Stabilità 2016 che stabilisce che, entro il primo luglio 2016, tutti i Comuni avrebbero dovuto abilitare i parcometri installati ad accettare i pagamenti con bancomat e carte di credito/debito: “Gli automobilisti, in mancanza di dispositivi attrezzati col bancomat, potranno ritenersi autorizzati a parcheggiare gratis e senza il rischio di essere multati”.
Alcune Amministrazioni si sono attivate per adeguarsi alla normativa, ma parecchie, come in questo caso, ancora no, appellandosi ad una “oggettiva impossibilità tecnica” che, tuttavia, si verifica esclusivamente in poche zone non coperte da rete cellulare. Ed è così che in Italia, dei circa 25.000 parcometri presenti, quelli abilitati ai pagamenti elettronici e quindi conformi alla Legge di Stabilità 2016, non superano il 50% (Fonte Parkeon).
La sentenza in questione, dunque crea un precedente: da una parte tutti coloro che sono stati multati per lo stesso motivo potrebbero, infatti, fare ricorso per non pagare la sanzione, dall’altro questo comporterebbe una cospicua perdita di incassi per i gestori dei parcometri.
Seconda questione. Una sentenza dello scorso aprile 2016 (n. 1069/2016) emessa a Treviso dal Giudice di Pace aveva stabilito che la multa non è dovuta se il ticket è scaduto. “Chi parcheggia sulle strisce blu per un tempo maggiore rispetto a quello pagato e indicato sul ticket posizionato sul cruscotto, non può, infatti, essere sanzionato per violazione del codice della strada: al trasgressore dovrà semplicemente essere applicato un sovrapprezzo in relazione al tempo “extra” di sosta rispetto a quello per cui ha già pagato”
In entrambi i casi le tecnologie attuali, siano esse integrate nei parcometri o tecnologie mobili, sono, se utilizzate, di grande supporto per risolvere queste due situazioni che si verificano spesso in città, facilitando il cittadino nel pagamento della sosta e del ravvedimento in caso di ticket scaduto e permettendo ai Comuni di adeguarsi, anche se in ritardo, alla Legge di Stabilità 2016.

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