Tasse autostradali, anno nuovo nuovi aumenti
Si inizia un nuovo anno all’insegna dell’aumento dei pedaggi autostradali. Ci hanno detto che sono solamente degli adeguamenti, ma scorrendo le note fornite del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, gli aumenti vanno da una manciata di centesimi fino a diversi euro. In alcuni casi, per effetto degli arrotondamenti, non si registra alcuna variazione.
Per alcune concessionarie sono stati riconosciuti incrementi superiori alla media che trovano giustificazione in specifiche circostanze.
Per orientare gli automobilisti il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti fornisce la seguente nota.
L’aggiornamento annuale delle tariffe deriva dall’applicazione di quanto contrattualmente previsto dalle Convenzioni Uniche stipulate dal 2007 in attuazione della legge di riforma del settore n. 296/2006 unitamente alle Delibere Cipe del 2007 e del 2013 che hanno stabilito le formule tariffarie e criteri di calcolo.
La successione delle norme e degli Atti convenzionali ha dato luogo a diversi regimi tariffari che tengono conto, pur con diverse modalità, dei parametri legati all’inflazione (programmata o reale), alla qualità, al recupero della produttività nonché agli investimenti in beni devolvibili effettuati.
In particolare per quanto attiene la spesa per investimenti, sono stati considerati gli importi sostenuti dalle società nel periodo compreso tra il 1° ottobre 2016 ed il 30 settembre 2017, pari a 755,916 milioni di euro di cui 487,691 milioni di euro sono stati riconosciuti ai fini della remunerazione. La differenza, pari a 268,225 milioni di euro non genera alcun incremento ai sensi delle vigenti pattuizioni convenzionali.
Sulla base del quadro regolamentare vigente, ed a seguito delle verifiche istruttorie poste in essere, sono stati firmati, quindi, i Decreti Interministeriali di concerto tra il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministro dell’Economia e delle Finanze.
In particolare sono interessate dall’aggiornamento ventitré Concessionarie autostradali oltre alle tre (T.E.E.M, Pedemontana Lombarda e Bre.Be.Mi.) il cui concedente è la Concessioni Autostrade Lombarde (CAL) S.p.A..
Questi gli adeguamenti riconosciuti:
Asti-Cuneo S.p.A. 0,00%; ATIVA S.p.A. 1,72%; Autostrade per l’Italia S.p.A. 1,51%; Autostrada del Brennero S.p.A. 1,67%; Autovie Venete S.p.A. 1,88%; Brescia-Padova S.p.A. 2,08%; Consorzio Autostrade Siciliane 0,00%; CAV S.p.A. 0,32%; Centro Padane S.p.A. 0,00%; Autocamionale della Cisa S.p.A. 0,00%; Autostrada dei Fiori S.p.A. 0,98%; Milano Serravalle Milano Tangenziali S.p.A. 13,91%; Tangenziale di Napoli S.p.A. 4,31%; RAV S.p.A. 52,69%; SALT S.p.A. 2,10%; SAT S.p.A. 1,33%; Autostrade Meridionali (SAM) S.p.A. 5,98%; SATAP S.p.A. Tronco A4 8,34%; SATAP S.p.A. Tronco A21 1,67%; SAV S.p.A. 0,00%; SITAF S.p.A. 5,71%; Torino – Savona S.p.A. 2,79%; Strada dei Parchi S.p.A. 12,89%; Bre. be. mi. 4,69%, TEEM 2,70% e Pedemontana Lombarda 1,70%.
L’incremento medio del pedaggio per i veicoli sull’intera rete autostradale, calcolato sulla base delle percorrenze 2016, risulta essere pari al 2,74%. Per oltre la metà dell’intera estensione autostradale le variazioni riconosciute risultano in linea con il tasso d’inflazione corrente. Per molteplici tratte l’effetto degli arrotondamenti non determina alcuna variazione.
Alcuni esempi. Per un riscontro si riporta l’incremento per alcune delle maggiori percorrenze autostradali applicato agli autoveicoli.
- Prato Est – Firenze Ovest: invariato
- San Cesareo – Roma Sud: da euro 1,10 ad euro 1,20
- Binasco – Milano Ovest: da euro 1,30 ad euro 1,40
- Lodi – Milano Sud: da euro 2,30 ad euro 2,40
- Gallarate Ovest– Vergiate-S.C.: invariato
- Padova Est – Venezia Mestre: invariato
- Milano Est – Bergamo: da euro 3,40 ad euro 3,50
- Roma Nord – Orte: da euro 4,40 ad euro 4,50
- Milano Ghisolfa – Rondissone: da euro 15,60 ad euro 16,80
- Firenze Sud – Firenze Scandicci: da euro 1,10 ad euro 1,20
Per alcune concessionarie sono stati riconosciuti incrementi superiori alla media di settore che trovano giustificazione in specifiche circostanze.
Per le società RAV (+52,69% Tratta Aosta Ovest – Morgex km 31,4 da euro 5,60 ad euro 8,40), Strada dei Parchi (+12,89%) e Autostrade Meridionali (+5,98%) le variazioni derivano direttamente dal riconoscimento di pronunce giudiziarie su ricorsi attivati dalle società. Tali incrementi recepiscono peraltro recuperi di adeguamenti relativi ad esercizi precedenti. L’eventuale inottemperanza alle disposizioni giudiziarie avrebbe esposto l’Amministrazione ad un aggravio di oneri.
Ad ogni modo l’incidenza di tali incrementi risulta comunque circoscritto per via del limitato volume di traffico interessato (complessivamente 4,45% del totale della rete). Infatti i volumi di traffico delle tratte interessate, sono rispettivamente pari a: 0,11% per RAV; 2,35% per Strada dei Parchi; 1,99% per Autostrade Meridionali.
Per le Società Torino-Milano (8,34%) e Milano Serravalle (+13,91%) gli incrementi tariffari remunerano in particolar modo gli investimenti di adeguamento e potenziamento della rete eseguiti. Nello specifico l’incremento della Torino – Milano è da ricondursi in misura pari a 6,64% al parametro legato agli investimenti di adeguamento della III / IV corsia per 474 milioni di euro nel periodo 2013 – 2017. Parimenti l’incremento della Milano – Serravalle è da ricondursi in misura pari a 10,32% agli investimenti di adeguamento e potenziamento diffusi sull’intera tratta per 188 milioni di euro nel periodo 2013 – 2017. In aggiunta la variazione di Serravalle – Milano recepisce altresì gli effetti delle misure di contenimento tariffario adottati negli anni precedenti in considerazione della situazione congiunturale.
Si ricorda che in applicazione della Direttiva Ministeriale del 31 dicembre 2014 gli incrementi tariffari adottati nel periodo 2015-2016 sono stati contenuti al fine di favorire la ripresa economica. Tale circostanza ha prodotto dei differenziali da recuperare ,il cui ulteriore rinvio risulterebbe pregiudizievole per l’utenza, per via degli interessi generati.
Altresì, si evidenzia che i suddetti incrementi tariffari, tengono conto della intervenuto aggiornamento dei Piani Economico-Finanziari relativo al periodo 2014 – 2018 per le società Autostrada dei Fiori, Autocamionale della Cisa, SALT, SAV, Tangenziale di Napoli, Sitaf, Torino- Savona.
Ad ogni modo si evidenzia che, anche per le tratte con un incremento tariffario superiore alla media, le variazioni in termini di valore assoluto risultano come specificato di seguito
Tratte di esempio per le concessionarie Strada dei parchi, Milano Serravalle, Satap A4 e RAV:
Milano Serravalle
- Tratta Casei Girola – Tortona (km 15): da euro 0,90 ad euro 1,00;
- Tratta Binasco – Casei Girola (km 40): da euro 2,40 ad euro 2,60;
- Tratta Tortona – Binsco (km 54): da euro 3,20 ad euro 3,60.
SATAP A4
- Tratta Carisio – Balocco (km 7,6): da euro 0,90 ad euro 1,00;
- Tratta Rondissone – Santhia (km 46): da euro 5,50 ad euro 5,90;
- Tratta Novara Est – Rondissone (km 99): da euro 11,80 ad euro 12,70.
Strada dei Parchi
- Tratta Roma Est – Tagliacozzo (km 69): da euro 7,30 ad euro 8,20;
- Tratta Avezzano – Roma Est (km 96): da euro 10,10 ad euro 11,30;
- Tratta Roma Est – Teramo (km 167): da euro 17,50 ad euro 19,60.
Autostrade Meridionali
(ad eccezione per i veicoli di classe a dotati di telepass per i quali vige un sistema di tariffa “differenziata”, sulla concessionaria è previsto un pedaggio indipendentemente dai km percorsi ma solo a seconda della tipologia di veicolo utilizzato)
Intera percorrenza:
- Classe A: da euro 2,00 ad euro 2,10
- Classe B: da euro 2,10 ad euro 2,20
- Classe 3: da euro 3,70 ad euro 3,90
- Classe 4: da euro 4,70 ad euro 4,90
- Classe 5: da euro 5,30 ad euro 5,60
(RMCmotori.com)
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