Torna la RSX, e non è solo questione di stile

Quest’anno al Monterey Car Week è il nome RSX a dominare la scena. Proprio quel badge iconico degli anni Duemila, trasformato da coupé sportiva a crossover full-electric. L’anticipazione arriva direttamente da Acura: l’ha confermato con un pizzico di mistero tramite un teaser ufficiale, preludio della sua apparizione mondiale alla Car Week californiana.

Le linee? I fan del Performance EV Concept del 2024 lo riconosceranno subito: un’aerodinamica ripresa in chiave quasi pronta per la strada.

Luci sottili, fascia NSX-style e logo rétro-illuminato che rompe il buio con stile inconfondibile.

Ma non è solo una questione di stile. Questo prototipo è un anticipo della nuova Acura elettrica con un’architettura EV proprietaria, distaccata dai modelli creati con General Motors, come lo ZDX o la Honda Prologue.

A guidare il tutto è l’Asimo OS, il sistema software-definito presentato al CES 2025, pronto a trasformare l’auto in un dispositivo connesso e aggiornabile.

Dove assembleranno questo gioiellino pare già sicuro, presso il nuovo Honda EV Hub in Ohio, primo impianto dedicato alla produzione di EV sviluppati in casa, con investimenti per miliardi e la collaborazione di LG Chem.

Acura prevede di trasformare questo prototipo in qualcosa di tangibile nelle concessionarie nella seconda metà del 2026: ci vorrà ancora un po’, ma l’attesa promette bene per il poco che si è potuto vedere.

Perché l’RSX non è solo un’auto che torna con propulsione elettrica, ma è un simbolo di coerenza e speranza. Quando un marchio osa resuscitare un nome caro e lo rende “plug-in”, vuol dire che crede nella propria identità e nel futuro che quella identità può portare. In fondo, anche nel mondo dell’auto a volte basta una scintilla di nostalgia per accendere una nuova era.

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