Il viaggio. Un’avventura elettrizzante sulle tracce di Nikola Tesla

Il tributo di sei appassionati al grande scienziato attraversando i Balcani con due vetture elettriche e ripercorrendo la storia dell’auto

Quattro stati in 4 giorni (Italia, Croazia, Slovenia e Serbia), 5 tappe nei musei legati all’invenzione che nell’ultimo secolo e mezzo ha trasformato la nostra vita: l’automobile. E soprattutto 2.500 chilometri percorsi con due auto elettriche e 6 persone di equipaggio a bordo. Sono i numeri della prima spedizione dedicata alla memoria del grande scienziato Nikola Tesla, “Sulle tracce di Tesla” è il nome scelto per questa esperienza di viaggio con veicoli completamente elettrici, che ha portato davanti al Museo Nikola Tesla vetture che hanno preso il nome dal grande inventore e da molti definito il “mago della elettricità”.

La passione per la scienza, la storia, la mobilità ed i viaggi hanno unito sei persone in una avventura mai prima realizzata. Il Museo Nikola Tesla di Belgrado ha riconosciuto il valore del tributo e accolto con grandi onori i membri della spedizione, dedicando la stessa home page del sito ufficiale all’evento dedicato alla genialità dell’inventore della corrente alternata e la diffusione dell’energia via Wi-Fi. “On the Traces of Tesla” è una iniziativa ideata da Ivana Gabriella Cenci (editore, giornalista, fotografa, appassionata di Nikola Tesla e del continente africano). Alla spedizione si sono uniti Giorgio Andrian (consulente UNESCO e fondatore della Motor Heritage Consulting), Roberto Boribello (cantante, compositore e membro del duo latino americano Los Locos celebri per la Macarena e vincitori di tre dischi di platano), Alessio Sanavio (ingegnere, blogger, fotografo ed appassionato di viaggi), Renato Malaman (giornalista, storico, esperto di cucina e grande viaggiatore) e Carlo Valente (pioniere dal 1997 su Internet di riviste motoristiche ed oggi appassionato della elettrificazione della mobilità e di smart city).

NikolaTesla

Nikola Tesla

La prima tappa a Padova presso “Museum of Machines” è stata un tributo ad Enrico Bernardi, l’ingegnere che ha creato il primo veicolo con motore a scoppio (tutt’ora funzionante) della storia e che ha messo per primo in commercio in Italia veicoli. Proprio negli anni in cui Bernardi sviluppava il motore a scoppio, Nikola Tesla arrivava negli Stati Uniti, acquisendo notorietà per i suoi numerosi brevetti fra cui il motore a corrente alternata, la bobina a doppia spira,la diffusione della comunicazione via radio, i raggi X, veicoli a decollo verticale.

La seconda tappa ha portato la spedizione in Slovenia, presso il Muzei Motociklov Grom, uno dei più importanti museo privati d’Europa dedicati alle moto d’epoca contenente pezzi di rara bellezza.

Come terza tappa è stata fissata una sosta con visita a Lubiana, presso il Museo Etrnografico Sloveno, dove era in corso una manifestazione dedicata al motorismo d’epoca, con tappa finale al castello medievale di Mokrice, che si trova in una zona panoramica presso la zona termale di Catez.

La quarta tappa in Serbia – Belgrado – è stata la più impegnativa da raggiungere in quanto la copertura di colonnine di ricarica per le auto elettriche non è attualmente ottimale, ma la rete dei distributori di energia è in veloce diffusione. Tuttavia, con un po’ di organizzazione il viaggio è stato possibile e non ci sono stati inconvenienti legati all’autonomia dei veicoli elettrici.

Sulla via del ritorno una tappa finale a Gospic in Croazia, il villaggio natale di Nikola Tesla dove sorge il Memorial Center intitolato al grande scienziato che qui nacque.

Questa iniziativa è nata dalla comune passione di sei appassionati che hanno partecipato a puro titolo personale. Non è stata supportata da alcuno sponsor né costruttore automobilistico. Durante la sosta a Palmanova – venuto a conoscenza dell’iniziativa – si è aggiunto un terzo equipaggio e a Belgrado un padovano, recatosi con un volo di proposito nella capitale serba per accogliere il convoglio, si è poi unito alla spedizione rinunciando al volo di rientro. «Nikola Tesla era un visionario ed un sognatore – ha commentato alla fine Ivana Gabriella Cenci -, un uomo molto colto e generoso. Sognava il progresso di tutta l’umanità ed un mondo libero dalle influenze dell’elite globale. Lavorò per il progresso di tutti noi e voleva che si sapesse che l’energia può essere libera e gratuita per tutti». (redazione motori avvenire.it)

1 commento
  1. Marcello Pirovano
    marcello pirovano dice:

    Originale, interessante e come sempre, scritto benissimo in punta di penna e con qualcosa di più di 120 caratteri. Impegno che siamo sempre meno a voler difendere.

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