Solo il 3% di chi aveva intenzione di acquistare una vettura di seconda mano prima del lockdown ha cambiato idea. L’auto sempre al primo posto fra i mezzi di trasporto

In attesa della prossima fase di “riaperture” graduali ipotizzate dal Governo in merito all’emergenza Covid-19, ci si interroga sul futuro del settore automotive per capire se e come cambieranno le intenzioni di acquisto. Chi aveva intenzione di acquistare una vettura usata prima del blocco, come si comporterà nei prossimi mesi? Il Centro Studi di AutoScout24,  uno dei principali portali in Europa di annunci di auto e moto, ha coinvolto i propri utenti da cui sono emersi inaspettati anche alcuni segnali positivi e di fiducia per il mercato delle auto usate, salvo cambiamenti importanti nell’economia del Paese e delle famiglie.

Tra chi aveva intenzione di acquistare un’auto di seconda mano prima dell’inizio dell’emergenza, infatti, solo il 3% del campione afferma di aver cambiato idea e di non volerlo più fare, principalmente per il timore di avere un calo del proprio reddito o di perdere il lavoro. La maggior parte degli italiani (82%), invece, sta valutando di procedere già in questa fase on-line o a distanza (11%) o ha solo rimandato l’acquisto ai prossimi mesi, non appena la situazione si stabilizzerà (71%). Un dato tendenzialmente positivo che potrebbe colmare il calo sensibile del -59,1% dei passaggi di proprietà di auto usate registrato dall’ACI nel mese di marzo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Anche sul fronte dell’alimentazione non ci sono sostanziali cambiamenti nelle intenzioni di acquisto tra pre e post lockdown. Oltre otto utenti su dieci (84%), infatti, confermano la loro prima scelta, ma c’è un 10% che ha cambiato idea e acquisterà un’auto ibrida o elettrica al posto di alimentazioni più tradizionali. Quali motorizzazioni stanno valutando gli utenti? Nell’usato al primo posto continua l’interesse per il diesel, indicato dal 45% degli intervistati, seguito dalle auto a benzina indicate dal 39%. Le ibride ed elettriche rappresentano solo il 7% del totale mentre le GPL o Metano il 9%.

Ma se dal punto di vista delle intenzioni di acquisto ci sono alcuni segnali positivi, i principali effetti del lockdown si vedranno probabilmente sul budget: se per il 56% non subirà particolari modifiche, il 42% indica una disponibilità inferiore rispetto a quanto previsto prima dell’emergenza, seppur non di molto. Quanto spenderanno? Il 28% fino a €10mila, il 20% da €11mila a €15mila, il 18% da €16mila a €20mila e il 34% oltre gli €21mila.

L’analisi ha posto l’attenzione anche sui mezzi che italiani utilizzeranno principalmente per spostarsi non appena la situazione tornerà alla normalità, o quasi. Al primo posto in assoluto si posiziona l’auto privata (per il 90%), perchè garantisce la massima autonomia e flessibilità (60%) ed è il mezzo più sicuro per ridurre le interazioni con altre persone e le occasioni di contagio (27%).

Oltre all’auto, per i propri spostamenti si preferiscono, seppur in maniera più contenuta, la moto (dal 17%), l’andare a piedi (13%) e la bici ad uso privato (10%). Solo il 6% indica i mezzi pubblici e l’1% i servizi di sharing, che prevedono maggiori occasioni di contatto.

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